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Dal 26 aprile la Scozia abolirà il divieto di viaggiare verso Inghilterra e Galles. Lo ha annunciato la prima ministra e leader del National Scottish Party, Nicola Sturgeon, sottolineando i «significativi progressi» compiuti dal Paese nella lotta al virus. Ma per i viaggi al di fuori del Regno Unito i tempi non sono ancora maturi.
Con la totalità degli over 50 che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino (la Gran Bretagna è leader assoluta nella campagna vaccinale a livello eruopeo), la Scozia ha visto calare drasticamente il numero di nuovi contagi quotidiani: ben l'85% in meno rispetto agli inizi di gennaio e il 40% in meno soltanto nelle ultime due settimane.
In Scozia si ricomincia persino a parlare di abbracciarsi: Sturgeon vi ha fatto esplicito riferimento, dicendo che è ammesso sperare che tornerà possibile in estate.
Il limite ai viaggi di vacanza internazionali, definiti un «considerevole rischio» è «il prezzo che siamo costretti a pagare per una maggiore normalità qua in Scozia», ha sottolineato Sturgeon. Il divieto riguarda tutti i cittadini del Regno Unito e chi viene sorpreso a infrangerlo rischia una multa di 5.000 sterline. Lo stop alle vacanze all'estero durerà almeno fino al 17 maggio, ma è probabile che venga prorogato fino al 30 giugno. Chi arriva in Gran Bretagna deve fare la quarantena e sottoporsi a doppio tampone.
Intanto dal 26 aprile in Scozia riapriranno senza alcuna restrizione i negozi. Pub, cafè e ristoranti portanno riaprire al 100% all'aperto e con alcune limitazioni al chiuso.
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