Dietro vandali, teppisti e cyberbulli si nascondono tanti adolescenti «infelici». Papa Bergoglio ha letto in chiave psicoanalitica il fenomeno del disagio...
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Il discorso sulla gratuità dell'amore capace di generale felicità negli individui è stato al centro della catechesi di questo mercoledì. Stavolta in piazza San Pietro non c'erano né malati, né infermi: i pellegrini più deboli sono stati fatti accomodare nell'Aula Paolo VI dove c'erano poltrone, l'aria condizionata e due maxi schermi che trasmettevano in diretta l'appuntamento settimanale con la folla. Fuori la temperatura sfiorava i 39 gradi. «Oggi l'udienza sarà una specie di bagno turco» ha detto scherzando sul caldo rovente.
Papa Bergoglio ha aggiunto: «E 'una brutta schiavitù in cui possiamo cadere è quella di ritenere che l’amore vada meritato. Forse buona parte dell’angoscia dell’uomo contemporaneo deriva da questo: credere che se non siamo forti, attraenti e belli, allora nessuno si occuperà di noi. Tante persone oggi cercano una visibilità solo per colmare un vuoto interiore: come se fossimo persone eternamente bisognose di conferme. Però, ve lo immaginate un mondo dove tutti mendicano motivi per suscitare l’attenzione altrui, e nessuno invece è disposto a voler bene gratuitamente a un’altra persona? Immaginate un mondo così: un mondo senza la gratuità del voler bene! Sembra un mondo umano, ma in realtà è un inferno. Tanti narcisismi dell’uomo nascono da un sentimento di solitudine e di orfanezza». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino