E' artificiale, ma è in grado di eseguire i movimenti della mano naturale al 90%. Pronta la mano hi-tech che piega le dita e afferra oggetti con un'efficienza quasi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Posso piegare le dita con la forza voluta e cominciare a dimenticare di dover usare sempre la mano sinistra», ha detto Marzo Zambelli, che nel 2015 aveva sperimentato la mano con tre dita, considerata la prova di fattibilità di una protesi ad alta tecnologia e a costi più accessibili, primo frutto della collaborazione fra Inail e IIt. Con la sua 'nuova mano' Zambellii ha stretto oggi quella del ministro Poletti. La mano si chiama Hannes in onore di Hannes Schmidl, il primo direttore tecnico del centro protesi dell'Inail e autore nel 1965 della prima mano controllata dagli impulsi nervosi trasmessi dai muscoli (mioelettrica). La mano presentata oggi è controllata nello stesso modo attraverso elettrodi, indossarla non richiede un intervento chirurgico e ha dei guanti color pelle in versione maschile e femminile. «Abbiamo uno strumento prezioso», ha detto il presidente dell'Inail, Massimo De Felice riferendosi alla mano robotica, che è ormai un vero e proprio prodotto e che ha ricevuta la certificazione CE come dispositivo medico di fase 1.
La mano «è pronta per la commercializzazione a partire dal 2019», ha aggiunto il direttore generale dell'Inail, Giuseppe Lucibello. È stata infatti sviluppata nell'ambito dell'accordo fra Inail e Iit formato nel 2013, nell'ambito di un protocollo finalizzato allo sviluppo di protesi di nuova generazione che prevedeva un investimento di 7,5 milioni nell'ambito di un piano triennale (2013-2015) da 12 milioni.
Il Gazzettino