Google e la Silicon Valley hanno meno donne ingegnere per motivi biologici che rendono gli uomini più adatti a ricoprire ruoli tecnici e di leadership. L'email choc di...
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L'email dello "scandalo" rivendica infatti differenze biologiche fra uomini e donne e denuncia le iniziative di Google per aumentare la diversità fra i suoi dipendenti: si tratta di misure che a loro volta discriminano altri dipendenti. Ma l'ingegnere autore dell'email, un uomo di cui non è stato rivelato il nome, si spinge anche oltre, criticando i 'pregiudizi liberal' dei manager e di molti dipendenti che rendono praticamente impossibile un confronto aperto su questi temi. L'autore dell'email afferma di aver ricevuto anche molti complimenti ed espressioni di gratitudine da altri colleghi per «aver portato alla luce temi di cui non avrebbero mai avuto il coraggio di parlare per paura della possibilità di essere licenziati».
La controversa email riaccende i riflettori sulla "piaga" della diversità all'interno della Silicon Valley: nonostante l'atteggiamento progressista e le battaglia per i diritti civili dei top manager, il problema è infatti ancora lungi dall'essere risolto. Molti colossi hi-tech hanno ammesso che la maggior parte dei loro dipendenti, soprattutto nei ruoli tecnici e ai vertici, è bianca o asiatica. Google nel suo ultimo rapporto sulla diversità pubblicato in giugno ha messo in evidenza che il 31% dei suoi dipendenti è rappresentato da donne, una cifra invariata rispetto all'anno scorso. Invariata al 2% la quota di afroamericani, mentre quella di ispanici è salita di un punto percentuale al 4%.
Anche Facebook ha ammesso che la maggioranza dei suoi dipendenti sono uomini e bianchi, soprattutto nei ruoli di comando.
Il Gazzettino