Il caso Datagate potrebbe essere solo la punta dell'iceberg: le attività che Facebook ha tracciato non riguardano solo le azioni degli utenti strettamente riferito...
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Tra i primi a denunciare la vicenda c'è Julian Assange: il fondatore di Wikileaks, su Twitter, ha spiegato il semplice procedimento che occorre per ottenere un elenco dei dati che Facebook possiede di ciascun utente. Ecco come fare: basta andare sulle Impostazioni di Facebook e cliccare sull'opzione 'Scarica una copia dei tuoi dati'. A quel punto dovrete attendere un po' prima di ricevere una e-mail direttamente da Facebook, che contiene un file in formato .zip da estrarre prima di aprire il file 'html/index.htm'.
I risultati sono clamorosi: in molti casi, sono presenti tutti i contatti della rubrica e di Facebook, inclusi quelli rimossi, ma anche lo storico (completo di informazioni sulla data e sulla durata) delle chiamate e dei messaggi, oltre alla lista completa degli eventi social a cui l'utente ha partecipato.
Com'è possibile che Facebook sia riuscito a estrapolare anche i dati non relativi all'applicazione? Questo problema, che sembra riguardare alcuni dispositivi Android ma non gli iPhone, grazie alle più restrittive politiche sulla privacy di Apple, sorge dal fatto che quando si utilizza per la prima volta l'app di Messenger, Facebook chiede all'utente di accedere alla lista dei contatti. Si tratta, però, di un miglioramento recente dopo anni in cui, utilizzando Messenger, l'app aveva libero accesso alla rubrica all'insaputa dell'utente. In una nota del 25 marzo Facebook ha spiegato che l'obiettivo è quello di "rendere facile trovare le persone con cui vuoi essere in contatto", eppure è riuscito ad acquisire informazioni anche di chi non ha mai aperto un account, ma è presente nella rubrica degli utenti del social. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino