Facebook, c'è il parental control ma Aranzulla svela: «Filtri inutili e facilmente aggirabili»

Facebook, c'è il parental control ma Aranzulla svela: «Filtri inutili e facilmente aggirabili»
Il guru dice no. Salvatore Aranzulla, il divulgatore informatico italiano più famoso del web (10 milioni di lettori al giorno del suo blog aranzulla.it), boccia senza mezzi...

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Il guru dice no. Salvatore Aranzulla, il divulgatore informatico italiano più famoso del web (10 milioni di lettori al giorno del suo blog aranzulla.it), boccia senza mezzi termini le nuove limitazioni imposte da Facebook per i ragazzi compresi tra i 13 e i 15 anni e spiega perché.


Iniziamo dalla data di nascita di chi si iscrive: si dà per scontato la veridicità delle informazioni immesse. «I filtri di Facebook sono inefficaci. Basta poco per eluderli: mio fratello Davide, quando era under 13, aveva falsificato la sua data di nascita, iscrivendosi senza problemi al social network. Mai stato bloccato. Anche i siti porno ti chiedono se sei maggiorenne, tu rispondi e finisce lì. Nessun controllo».

Nei paesi Ue gli under 15 dovranno avere il permesso dei genitori per condividere opinioni religiose e politiche. «Sembra più un adeguamento di facciata che vere limitazioni. Così il social network mette a posto la sua coscienza e si adegua ai regolamenti europei sulla privacy».

In pratica, Facebook cede ai genitori la responsabilità di decidere.
«Se i genitori danno l’ok ai propri ragazzi, le limitazioni di fatto decadono. Così i filtri non servono».

La privacy dei ragazzi sui social resterà un problema? «Il punto chiave è solo uno: serve un sistema più severo nella richiesta di certificazione dei dati che oggi non c’è. Si parte sempre dalle date di nascita, poi i ragazzi aggirano tutto».
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Il Gazzettino