Per anni Facebook avrebbe dato alle più grandi compagnie tecnologiche - da Apple e Microsoft a Netflix e Spotify - un accesso più intrusivo di quanto dichiarato ai...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Intervistato dallo stesso quotidiano, il direttore della privacy di Facebook Steve Satterfield ha affermato che nessuna partnership con le aziende ha violato la privacy degli utenti. Dichiarazioni simili sono state rese dalle società coinvolte, che hanno negato abusi. Secondo il New York Times, Facebook avrebbe consentito a Netflix, Spotify e Royal Bank of Canada di «leggere, scrivere e cancellare i messaggi privati degli utenti. Privilegi che sembrano andare oltre quanto necessario alle compagnie per integrare Facebook nei loro sistemi».
La società di Mark Zuckerberg avrebbe inoltre dato a Apple l'accesso a numeri di contatto e al calendario degli utenti, ad Amazon i nomi e le informazioni di contatto, e a Bing - il motore di ricerca di Microsoft - la possibilità di vedere nomi e altre informazioni degli amici degli utenti.
«In nessun momento abbiamo avuto accesso ai messaggi privati delle persone su Facebook o richiesto la possibilità di farlo», commenta un portavoce di Netflix. «Negli anni - aggiunge - abbiamo sperimentato diversi modi per rendere Netflix più social.
Il Gazzettino