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«La velocità con cui la Cina ha costruito note imprese high-tech, per lo più nel settore della tecnologia dell'informazione e della comunicazione (Ict) o in quello degli elettrodomestici, compresi i grandi elettrodomestici, eccetera, famosi in tutto il mondo, è stata impressionante», ha asserito Wunsch-Vincent. Per quest'ultimo, «anche il modo in cui queste aziende hanno inventato, depositato e utilizzato la proprietà intellettuale in maniera regolare, con tanto di marchi registrati, brand e design, è un importante fattore di differenziazione». Il co-editore del Gii ha sottolineato che la Cina ha superato il Giappone, la Germania e gli Stati Uniti nel numero di domande di brevetti internazionali per provenienza, rapportato al prodotto interno lordo, e il suo vantaggio è notevole se considerato in termini assoluti. Lo stesso vale per il numero di marchi registrati e design industriali per provenienza in percentuale di Pil. Gli ultimi risultati del Gii indicano che in termini di cluster di innovazione a livello geografico, anche se la lista dei primi 10 rimane la stessa dell'anno scorso con poche piccole variazioni, Shenzhen-Hong Kong-Guangzhou e Pechino si trovano ora rispettivamente al secondo e terzo posto, dopo il cluster Tokyo-Yokohama in Giappone. Shanghai invece è all'ottavo posto mentre sono cinesi 19 dei primi 100 cluster in termini di innovazione.
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Una politica di innovazione coerente, l'aumento della spesa per l'istruzione e la scienza e la capacità di tradurre tutto questo in risultati validi sono gli elementi che hanno portato la Cina a ricoprire il suo attuale ruolo di leader in termini di innovazione globale; questo quanto affermato ieri da Sacha Wunsch-Vincent, co-editore del Gii (Global Innovation Index) della World Intellectual Property Organization (Wipo) ai microfoni di Xinhua. Secondo il Gii 2021 stilato dall'organizzazione, pubblicato lo scorso lunedì, la Cina è ancora l'unica economia a medio reddito tra i primi 30 Paesi più innovativi del mondo che si è affermata come leader dell'innovazione globale e si sta avvicinando alla top 10. Nel documento si legge che il Paese orientale ha fatto continui progressi, passando dalla 14esima posizione dello scorso anno alla 12esima del 2021 e al momento sta «bussando alla porta della top 10 del Gii».
cosostenibilità, tecnologia, ibridazione, flessibilità. Sono questi i
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Il Gazzettino