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Xu Hongliang, portavoce dell'Agenzia spaziale cinese, durante una conferenza stampa tenutasi a Pechino ha dichiarato che intorno all'anno 2025 la Cina prevede di lanciare una sonda per raccogliere campioni da un asteroide vicino alla Terra ed esplorare una cometa in una sola missione. Così la Cina sta facendo piani per il futuro sviluppo del programma spaziale, che comprende l'esplorazione degli asteroidi e del sistema gioviano, raccogliendo campioni da Marte ed esplorando la regione polare della Luna. Xu ha spiegato che la Cina prevede di lanciare una missione di recupero di campioni da Marte e una missione di esplorazione del sistema gioviano verso il 2030, mentre il lancio delle sonde lunari Chang'e-6 e Chang'e-7 è previsto nei prossimi cinque anni al fine di esplorare l'ambiente e le risorse e raccogliere campioni dalla regione polare della Luna.
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Il portavoce ha aggiunto che entro la fine del 2022, la Cina avrà completato la costruzione della sua stazione spaziale, in cui gli astronauti possono rimanere per periodi prolungati per condurre esperimenti scientifici: «Dovremmo coordinare la scienza spaziale, la tecnologia e le applicazioni spaziali, in modo che siano tecnicamente realizzabili, finanziariamente accessibili e scientificamente contributive».
L'Agenzia spaziale cinese ieri ha pubblicato nuove immagini scattate da Zhurong, il primo rover su Marte del Paese, che implicano il completo successo della prima missione cinese di esplorazione del pianeta rosso. Xu ha spiegato che la Cina ha compiuto nuove scoperte nella missione Tianwen-1. La sonda per la prima volta ha completato con successo il volo interplanetario, il soft-landing e gli spostamenti su un pianeta extraterrestre. Il portavoce dell'agenzia ha precisato che il completamento dell'orbita, dell'atterraggio e del movimento sul pianeta rosso in una sola missione indicano che il Paese è ormai all'avanguardia nel mondo nell'esplorazione di Marte, e ha sottolineato che questa è la prima volta che il suo Paese svolge attività di monitoraggio e comunicazione a una distanza di 400 milioni di km, ottenendo dati scientifici di prima mano su Marte.
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