In Francia giocheranno per lo scudetto in agosto, perchè in Italia no?

Un'azione del Begles Bordeaux capolista nella partita contro il Castres. Foto tratta dal sito del club
Il campionato francese di rugby è pronto a giocare le fasi finali in agosto, se il coronavirus lo consentirà, pur di non perdere la stagione. E' la decisione...

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Il campionato francese di rugby è pronto a giocare le fasi finali in agosto, se il coronavirus lo consentirà, pur di non perdere la stagione. E' la decisione presa ieri dai presidenti del 30 club professionistici (Top 14 e Pro D2), riuniti insieme alla Lega nazionale di rugby (Lnr) presieduta da Paul Goze, ufficializzata in un comunicato.


Due gli scenari prospettati per il Top 14. Il più ottimistico conferma quello deciso qualche sdettimana fa: giocare gli eventuali play-off a inizio di luglio o solo la finale 18. Il più realistico: giocare o play-off (a 8, 6 o 4 squadre a seconda delle possibilità) o solo la finale secca la seconda metà d'agosto, facendo slittare a settembre l'inizio della stagione. La stessa cosa in ProD2, limitandosi a semifinali (se possibile) e finale. La scelta permetterebbe di salvare tutta o parte dell'ultima rata dei diritti televisivi versati da Canal+ (15 milioni su 97 milioni di euro annui) altrimenti a rischio.

Le ipotesi prevedono: 1) L'acquisizione della classifica al momento della sospensione della stagione regolare, nel Top 14 alla 17ma giornata su 23, nel ProD2 alla 23 su 30; 2) L'assegnazione dello scudetto, il Bouclier de Brennus in Francia; 3) La possibilità di giocare a porte chiuse, se le condizioni lo imporranno; 4) L'utilizzo degli organici della nuova stagione, con i cambiamenti del mercato, se si andrà in agosto.

Perchè una soluzione del genere non si è adottata  per il Top 12 italiano da parte della Federazione italiana rugby (Fir), organizzatrice del campionato, e dei presidenti dei singoli club, in mancanza di una lega? Non c'erano 15 milioni di euro da salvare: i diritti tv-streaming del Top 12 a bilancio Fir sono 46.500 euro l'anno, secondo quanto dichiarato dal consigliere federale Andrea Rinaldo a All Rugby. Ma la scelta avrebbe dato un senso sportivo ed economico alla stagione dei club di vertice (Rovigo, Valourgby, Calvisano, Fiamme Oro, qualificati ai play-off), senza togliere nulla agli altri (Lazio, Colorno, Mogliano, San Donà, Piacenza, Viadana, Medicei) lontani dai 19 ai 32 punti dai play-off e salvi d'ufficio. L'unico a recriminare poteva essere il Petrarca, a soli 2 punti dalla zona play-off. In Italia invece si è preferito annullare la stagione, senza assegnare titoli, come hanno fanno anche il basket e il volley.


In Francia la soluzione di agosto consentirà proprio a due giocatori italiani di restare in corsa per il titolo, se i rispettivi club li confermeranno la prossima stagione. Sono il tallonatore padovano Leonardo Ghiraldini, primo in  Top 14 con il Beglès Bordeaux, e l'ex mediano di mischia del Benetton Treviso Edoardo Gori, primo in ProD2 con il Colomiers.
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Il Gazzettino