Via Crowley dopo i Mondiali, per l'Italrugby ct italiano: Brunello, Bortolami o Roselli

Kieran Crowley e la nazionale azzurra di rugby
ROVIGO - Dopo 25 anni di commissari tecnici stranieri sulla panchina dell’Italia del rugby dal 2024 potrebbe tornare a sedere un allenatore italiano. L’ultimo era...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ROVIGO - Dopo 25 anni di commissari tecnici stranieri sulla panchina dell’Italia del rugby dal 2024 potrebbe tornare a sedere un allenatore italiano. L’ultimo era stato Massimo Mascioletti, nella sfortunata esperienza al Mondiale del 1999 dopo l’ammutinamento della Nazionale di George Coste.

L’indiscrezione trapela da fonti attendibili. Tutte le federazioni di alto livello stanno già pensando alla programmazione del quadriennio che si aprirà dopo i Mondiali. La Federazione italiana rugby non fa eccezione. L’ipotesi sul piatto è quella di valutare in questo lasso di tempo i profili di tre allenatori italiani (Brunello, Bortolami e Roselli), lasciando comunque aperta la pista per uno straniero. Il matrimonio con il neozelandese Kieran Crowley, iniziato lo scorso anno, sembra destinato a concludersi di comune accordo dopo il Mondiale. Indipendentemente dai risultati e dal fatto che con lui in panchina l’Italrugby ha interrotto la serie nera di 36 sconfitte consecutive nel Sei Nazioni.

I TRE IN CORSA
La decisione potrebbe essere quella di fare un passaggio concordato ed affiancato col nuovo tecnico, usando il Sei Nazioni 2024. I tre italiani in lizza sono quelli che attualmente guidano le squadre di livello più alto. Il rodigino Massimo Brunello, 54 anni, allenatore dell’Italia under 20, autore quest’anno di un’impresa finora mai riuscita a un ct dell’Italia maggiore. Vincere tre partite in un’edizione del Sei Nazioni: Scozia, Galles e la prima volta contro l’Inghilterra. Proprio ieri, all’Accademia dei Concordi di Rovigo, Brunello è stato celebrato dalla sua città insieme agli assistenti Mattia Dolcetto (trequarti, anch’egli rodigino) e Augustin Cavalieri (mischia, argentino).

EX CAPITANO AZZURRO
Il padovano Marco Bortolami, 41 anni, è al primo anno da head coach del Benetton Treviso, che oggi chiude la stagione di Urc alle 19 in casa contro il Cardiff. Prima è stato 5 anni assistente per la touche proprio di Crowley. È stato capitano della Nazionale (112 caps). Ha conquistato considerazione internazionale giocando a Narbonne e Gloucester.

Fabio Roselli, 51 anni, ex trequarti ala della Roma, è stato da poco nominato head coach delle Zebre. Avrà il compito di traghettare la franchigia federale nella prossima, difficile, stagione di transizione, in attesa del bando per l’assegnazione della loro licenza a un nuovo soggetto. Vanta anche esperienze con le nazionali minori, Italia seven, Under 17 e soprattutto Under 20, che con la sua guida ha disputato il migliore Mondiale (8° posto).


Una poltrona (anzi panchina) azzurra per tre. Chi la spunterà?
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino