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PARIGI - Invictus II, la rivincita. Stasera alle 21 a Parigi va in scena Sudafrica-Nuova Zelanda, finale della 10ª Coppa del mondo, e la mente corre indietro di 28 anni. Alla stessa finale giocata nel 1995, 3ª edizione del Mondiale. Vinta dagli Springboks 15-12 ai supplementari con tutti punti al piede di Joel Stransky da San Donà di Piave (sì, allora il numero 10 campione del mondo giocava in un club veneto). Amplificata nell’immaginario collettivo dal film di Clint Eastwood “Invictus”: Morgan Freeman nel ruolo di Nelson Maldela, Matt Damon in quello di capitan Francois Pienaar.
OLTRE LO SPORT
Quella partita ha superato i confini dello sport. È diventata una pagina di storia, emblema della pacificazione fra neri e bianchi dopo la fine dell’apartheid. Con Mandela a consegnare la coppa indossando la maglia degli Springboks, la nazionale dei bianchi. A Parigi Mandela non c’è.
INGHILTERRA TERZA
È una partita senza pronostico. Entrambe sono arrivate fin qui perdendo una volta nel girone, trovando la miglior forma strada facendo, battendo nei quarti la numero 1 e 2 del ranking (Irlanda, Francia) che speravano di riportare il titolo in Europa dopo 20 anni. Invece per la nona volta su 10 i campioni del mondo saranno dell’emisfero Sud. E poi parliamo di rugby sport globale. Intanto, per il terzo posto Inghilterra-Argentina 26-23. Partita combattuta ed equilibrata, Nicolas Sanchez ha sbagliato a tre minuti dalla fine il calcio agevole che poteva portare la sfida ai supplementari.
Il Gazzettino