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Erano, sì, un po’ attempati ma sempre giovani. E come succede ai ragazzi, e non solo, di oggi, si sono fatti una bella chat su WhatsApp, per restare uniti, insieme, sentirsi quotidianamente. Ci ha pensato Altobelli a unire i campioni del mondo del 1982, creando il gruppo su WhatsApp, nel quale, raccontano, fosse il più attivo. E ogni tanto una rimpatriata dal vivo, o a casa di Paolo Rossi ad Arezzo o da Franco Selvaggi, in Basilicata. Ma quel gruppo è stato indissolubile, oggi come ieri: ragazzini. Attempati, ma sempre uniti. Tre anni e forse più di messaggi, di battute, di discussioni, lampi di serenità, di ricordi immortali. Quella chat bolle, oggi forse bolle un po’ meno. Non c’è da scherzare, Paolo Rossi in quella cascata di discussioni non c’è più. Non tutti sapevano che Pablito non stava bene, che si era operato a luglio, tanti gli sono stati vicini fino all’ultimo. Hanno sperato in una sua ripresa vincente, come in quel Mundial del 1982: la crisi, l’esplosione. L’urlo liberatorio di Tardelli, di tutti. Ma stanotte, il messaggio: è morto Paolo. Il gelo. Le lacrime. Le faccine, le emoticon, erano tristi. Qualcuno, come Graziani, non è riuscito a dormire. Bergomi: «Una notizia terribile. Quel mondiale è stato fantastico, lui ci ha condotto alla vittoria. Bearzot stravedeva per lui»
«Faccio fatica a parlare. Se sono campione del mondo lo devo a lui, i gol, quel Mondiale furono fantastici», dice commosso Fulvio Collovati, stopper di quell’Italia, e con Pablito ha condiviso «15 anni di vita, dalla nazionale juniores». «È un anno terribile questo, non mi sarei mai aspettato questa notizia. Paolo era una persona semplice, sorridente. Corretto, leale e imprevedibile come tutte le persone intelligenti». Il suo compagno, fraterno amico, Antonio Cabrini non riesce quasi a parlare: «Sei mesi fa ho perso un fratello, oggi ne piango un altro. Non voglio dire altro». «E’ stato un fulmine a ciel sereno», le parole del più anziando di quel gruppo, il Capitano, Dino Zoff. «Abbiamo sempre avuto un grande rapporto con Paolo, simpatico, intelligente».
ANTOGNONI E GLI ALTRI
«Noi ragazzi dell’82, sempre insieme in tutti questi anni.
Il Gazzettino