Pellegrini, show nella batterie dei 200m al Settecolli di Roma

Pellegrini, show nella batterie dei 200m al Settecolli di Roma
Federica Pellegrini ha (e dà) brividi mondiali al “Sette Colli”, dove dieci anni fa si fece mondiale nei “suoi” 200 stile libero, e il tempo di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Federica Pellegrini ha (e dà) brividi mondiali al “Sette Colli”, dove dieci anni fa si fece mondiale nei “suoi” 200 stile libero, e il tempo di 1:52.98 ancora resiste come record del mondo. E’ suo il miglior tempo nelle batterie di questa distanza verso la finale di oggi pomeriggio, inizio sessione alle 18.45.


“MI VIENE LA PELLE D’OCA”
“Ogni volta che vengo qui e sento il pubblico mi viene la pelle d’oca e mi tremano le gambe” dice. Naturalmente sa che “uno-cinquantadue-e-nove” non lo ripeterà oggi, e chissà se, quando e chi lo ripeterà. Ma l’1:57.99 nuotato in controllo la soddisfa. E’ tutto questo “Sette Colli” che la mette di buon umore: “Terza nei 100 con il mio secondo tempo, record personale nei 50 e questo buon test per il pomeriggio: nuoto bene, sarà divertente”.

L’ETERNA SFIDA
A sfidare Federica sarà l’olandese Fenke Heemskerk, secondo tempo, 1:58.18. Federica ha sempre (o quasi) avuto ragione dell’olandese negli scontri diretti, un head-to-head impietoso: “Ma anche Femke sta bene, sta nuotando bene”, butta le mani avanti Federica come fa di solito nelle sue utlime vasche micidiali.

SIMONA ARRABBIATA
Chi invece l’ha presa male, dentro di sé e mugugnando, è Simona Quadarella. Voleva una buona risposta dalla sua batteria dei 200 stile, ma non lo è il crono di 2:02.54, il ventesimo del ranking: “Pensavo di fare due minuti, ma non riuscivo a girare le braccia”. Le gare dei 1500 e degli 800 in rapida sequenza l’hanno forse momentaneamente svuotata. Non commenta oltre: “E’ andata così”, taglia corto.

MARGHERITA SORRIDE
Chi invece sorride è Margherita Panziera: chiude i 200 dorso, la gara preferita, in 2:09.00 che è il miglior tempo d’accesso. “Ho acquistato consapevolezza, un po’ meno di panico nel pre-gara ma sempre un po’ che fa bene; ho rivisto la gara dei 100, quel finale; stamattina ho fatto relativamente poca fatica”. La fatica sarà oggi, contro Katinka Hosszu.

DETTI NIENTE FINALE
Aveva dichiarato Stefano Morini, lo zio-allenatore di Gabriele Detti (e allenatore di Paltrinieri che stasera farà i 1500). “Li sto rovinando”. Scherzava, alludendo al lavoro cui sottopone i suoi pupilli. Gabriele ha accusato la fatica in vasca nei 200 stile, quarta frazione non da lui. “Ieri era venuta l’idea di non partecipare neppure” dice. “Sono molto stanco”. Ma poi ha pensato che “gareggiare è sempre carino” e gli piace far parte di questo gruppo di staffettisti che se la stanno battendo, fra chi c’è e chi vuole esserci. Di Cola è soddisfatto (“magari oggi pomeriggio andrò ancora meglio”, dice e visto che di mattina ha fatto il persoanle…); anche Ciampi spera di migliorare: Belotti si sente ritrovato e mostra il tatuaggio di Peter Pan (“trent’anni non sono poi tanti”); Proietti Colonna è deluso ma “so di valere di più e non ho paura di non farcela”.

ALTRE VASCHE
Cristopher Ciccarese si qualifica per la finale dei 200 dorso; si è ripreso e ora l’infortunato (stiramento) è il papà, capo di questo simpatico clan romano: “Siamo una famiglia di acciaccati” scherza Cicca, lo chiamano così.
Tra i ranisti dei 200 Pizzini è deluso finalista (“non mi sono piaciuto, ma la finale sarà veloce”) mentre è contento Giorgetti, che a trent’anni si ritrova nel giro buono: si è tatuato Peter Pan, per dire la filosofia che lo guida:
Piero Codia è finalista nei 50 farfalla che l’americano Michael Andrew, multitasking nella distanza breve, fa tutti gli stili, e li domina. “Io gli consiglerei il dorso” dice Codia, e non si sa se sia un consiglio tecnico o interessato…

Brava Francesca Fangio nei 200 rana, stile che sta conoscendo bella vita con le ragazze, a cominciare da Benedetta Pilato,.
Risultati e programma sul sito www.federnuoto.it Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino