Il cannibale ha vinto ancora. Marc Marquez conquista anche la Thailandia e porta a casa l'ottavo titolo in motomondiale della carriera, il sesto in MotoGp, il quarto di fila...
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A Marquez non bastava arrivare secondo oggi, senza correre rischi di caduta nello spalla a spalla con l'arrembante Quartararo negli ultimi due giri: voleva vincere e così è stato. Niente calcolatrice, insomma (allo spagnolo sarebbe bastato guadagnare appena due punti su Dovizioso) e a «tutta manettà anche a Buriram dove il n.93 della Honda parte subito all'attacco, dietro solo al francesino della Yamaha non ufficiale che presto staccano tutti per una gara a due che durerà fino all'ultima curva.
Attendista e programmatore per gran parte della corsa, Marquez è stato letale quando è servito, con l'ultima staccata a poche centinaia di metri dal traguardo che non ha ammesso repliche da parte di un Quartararo, comunque grandissimo e predestinato. E dietro? il vuoto, con Vinales, terzo, e Dovizioso quarto e staccatissimo a 11 secondi. Poi, via via Alex Rins (5/o), Franco Morbidelli (6/o), Joan Mir (8/o), Valentino Rossi, malinconicamente 8/o e mai in gara per il podio. La gara, come detto, si limita al botta e risposta tra Marquez e il 'poleman' Quartararo che scatta subito in testa, tallonati dal pilota Honda che già al 2/o giro porta il primo attacco, ma va lungo e il francesino ne approfitta. va avanti così per gran parte di gara, con il trio italiano Dovizioso, Morbidelli e Rossi) che cercano di avvicinarsi a Vinales. Ad un certo punto, Quartararo arriva ad avere diversi decimi di vantaggio su Marquez che però non molla e aspetta solo il momento giusto per la 'graffiatà decisiva. Marquez ci prova quando mancano 4 e 3 giri al termine ma i due attacchi in staccata non vanno a buon fine. Ma da 'cannibalè qual è, a Marquez è bastato solo aspettare. E così è stato ed è giusto così per celebrare chi ha dominato e monopolizzato la stagione del motomondiale: difficile pensare, d'altronde, che qualcuno potesse oggi rovinargli la festa.
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Il Gazzettino