Baseball, la morte della leggenda Usa Lasorda: il lutto di Tollo, il paese natale

Baseball, la morte della leggenda Usa Lasorda: il lutto di Tollo, il paese natale
«Sulmona è bella, Chieti anche di più, ma come Tollo non ce n’è». Tommy Lasorda ha sempre rivendicato con orgoglio le sue origini abruzzesi....

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«Sulmona è bella, Chieti anche di più, ma come Tollo non ce n’è». Tommy Lasorda ha sempre rivendicato con orgoglio le sue origini abruzzesi. Scomparso a 93 anni per un infarto nella sua residenza di Fullerton, in California, è stato una leggenda del baseball negli Stati Uniti. Prima lanciatore e poi manager, il suo nome è legato indissolubilmente ai Los Angeles Dodgers, con cui vinse due volte le World Series. Nel 1997 fu inserito nella National Baseball Hall of Fame, tre anni prima del suo trionfo alla guida degli Stati Uniti alle Olimpiadi di Sydney contro la fortissima selezione di Cuba.

Il padre Sabatino e la madre Carmela, originari di Tollo, emigrarono in America, precisamente a Norristown, dove nel 1927 nacque Tom Lasorda. Nel suo libro "My Way" l'icona della Mlb dedicò diverse pagine all' Abruzzo: «Mio padre lasciò la sua regione in lacrime: per quanto meraviglioso possa sembrare, per tutta la saggezza che Sabatino ha guadagnato lì, per tutto l'amore che ha avuto lì, ha barattato la dolce brezza abruzzese per la splendente città su una collina, Los Angeles. Ho iniziato a giocare a baseball per integrarmi e perché era uno sport in cui si usavano le mani. Mio padre amava lavorare con le mani. È una cosa molto abruzzese, do you know?».

Alcuni cronisti americani gli attribuirono la paternità del gesto amichevole dell' High Five, il cosiddetto "Dammi il cinque". Il sindaco di Tollo, Angelo Radica, lo ricorda così: «Questa è la classica emigrazione di una famiglia che ce l'ha fatta. Tornò a Tollo nel febbraio del 1980. Frequentavo le medie e ricordo che il primo cittadino e tutto il paese lo accolsero come un eroe. Eravamo in tantissimi in piazza. Addirittura il preside della mia scuola dovette fare un sorteggio per individuare i ragazzi che potessero incontrarlo personalmente ma purtroppo non sono stato tra i fortunati. La prima cosa che fece quel giorno davanti a tutti fu quella di baciare per terra, ricordando le sue origini. Lasorda innescò a Tollo grande interesse per il baseball, tanto che da questo piccolo paese venne fuori già dagli anni ottanta una squadra con grande tradizione, che ha militato anche in serie C e dove sono passate ragazze che poi hanno giocato nelle nazionali. Qui c'è ancora un suo cugino, Mario. Negli ultimi anni abbiamo provato a farlo tornare ma purtroppo non ci siamo riusciti anche perché aveva già un'età avanzata».

Nei prossimi giorni il sindaco Radica organizzerà in sua memoria una diretta Facebook nella quale interverrà anche un dirigente nazionale della federazione. Si lavora pure per dedicargli una via o una piazza oltre al campo di softball di Tollo che sarà inaugurato nella prossima primavera

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Il Gazzettino