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Il Milan non si rialza all'Olimpico. Anzi, sprofonda sempre di più perdendo 4-0 e scivolando a -12 dal Napoli, che ormai praticamente fa un campionato a sé. Vince la Lazio che gioca molto meglio dei rossoneri e non rischia nulla, agganciando Inter e Roma al terzo posto con 37 punti, a -1 proprio dai rossoneri. I biancocelesti fanno tutto nel primo tempo, nel giro di 38', mentre il Diavolo - come già accaduto a Riyad in finale di Supercoppa Italiana contro l'Inter - non entra mai in campo e prova a reagire con manovre macchinose e prevedibili. Stefano Pioli persiste per la sua strada, nel 4-2-3-1. In campo c'è ancora Messias e non Saelemaekers. Nessuna novità tattica.
La partita
La Lazio parte già forte.
La ripresa
Nella ripresa il Milan non ha nemmeno le forze per provare a riaprire il match. Stefano Pioli ne è consapevole e prova a dare una sterzata inserendo Saelemaekers, De Ketelaere e Origi per Messias, Diaz e Giroud. Ma il Diavolo ha ormai perso la sua strada. La Lazio triplica con Luis Alberto, che trasforma il rigore concesso da Di Bello per fallo di Kalulu su Pedro, e firma addirittura il 4-0 con Felipe Anderson. Adesso la lotta Champions diventa una bagarre: ci sono cinque squadre (Milan, Lazio, Inter, Roma e Atalanta) in tre punti. Ma l'impresa più difficile per Pioli è rianimare il Diavolo.
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