L'Italia a Rio: 133 hanno il pass, la delusione è dalle squadre

Gregorio Paltrinieri
Montano sì, la squadra di sciabola femminile quasi. La coppa del mondo di scherma ritocca al rialzo il numero degli azzurri qualificati per i Giochi Olimpici di Rio 2016. E...

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Montano sì, la squadra di sciabola femminile quasi. La coppa del mondo di scherma ritocca al rialzo il numero degli azzurri qualificati per i Giochi Olimpici di Rio 2016. E se lo sciabolatore livornese - staccando il pass per il suo quarto viaggio a cinque cerchi - ha portato a 133 (80 uomini e 53 donne) il numero degli azzurri che ad agosto viaggeranno alla volta del Brasile, le colleghe d'arma hanno posto sulla qualificazione un'ipoteca pesante, che sfiora la certezza matematica. Nel mezzo c'è ancora la prova di Gand, a metà febbraio, ma il quinto posto di ieri ad Atene con tanto di vittoria sulla Polonia, diretta concorrente per il pass, pone Rossella Gregorio, Loreta Gulotta, Irene Vecchi, Ilaria Bianco in una condizione di netto vantaggio.


CERTEZZE E DUBBI
E mentre la squadra italiana si ingrossa, si delinea anche il quadro delle ambizioni. Dei nostri big, in pochi hanno tradito. Nel nuoto ci saranno Gregorio Paltrinieri e Federica Pellegrini, nella scherma Elisa Di Francisca e Arianna Errigo sono pronte a scrivere nuove imprese del fioretto, come pure la squadra di fioretto maschile. Nei tuffi Tania Cagnotto inseguirà la gioia mai raggiunta del podio olimpico nel trampolino 3 metri e a febbraio proverà a qualificarsi nel sincro con Francesca Dallapè. Dopo due argenti consecutivi, proverà l'assalto all'oro Clemente Russo, il Tatanka della nostra boxe.
Torniamo a sperare nel canottaggio con il 4 senza campione del mondo e nella lotta con l'iridato venuto da Cuba, Frank Chamizo. Ci aspettiamo molto dalle squadre di tiro (a volo, a segno e con l'arco) da sempre fucina di talenti, come testimoniano le rispettive 9, 5 e 4 carte olimpiche conquistate. Un capitolo a parte lo merita l'atletica, un po' perché i deludenti mondiali 2015 autorizzano pochi sogni nonostante il talento di gente come Alessia Trost e un po' perché lo spettro dell'operazione Olimpia con i deferimenti per mancata reperibilità ai controlli antidoping potrebbe rimescolare le carte e azzoppare la squadra.

COLLETTIVO AMARO

Già, la squadra. Al momento la vera nota dolente. Certi di andare a Rio sono solo i ragazzi della pallavolo. Le colleghe della giovane Italvolley, le squadre di pallanuoto maschile e femminile, la nazionale maschile di basket e le coppie del beach volley ancora sperano. Il resto sono rumorose bocciature, a cominciare dal calcio, fuori dalle Olimpiadi per la seconda volta consecutiva. Rimandati anche calcio e pallacanestro femminile, hockey, rugby e pallamano, senza distinzione di genere. Ecco: se una riflessione sul futuro andrà fatta, forse, è il caso di farla partire proprio da qui. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino