Lazio-Juventus 1-2: maledizione big, Cancelo ribalta i biancocelesti

La Lazio gioca una partita bellissima ma non basta per battere la Juventus. Quella di Allegri è una squadra cannibale e lui il miglior tecnico della serie A. Quando tutto...

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La Lazio gioca una partita bellissima ma non basta per battere la Juventus. Quella di Allegri è una squadra cannibale e lui il miglior tecnico della serie A. Quando tutto sembrava nero accende la luce con due cambi determinanti. Dentro Bernardeschi e Cancelo. Il primo fa due assist, il secondo un gol e si procura il rigore trasformato da Ronaldo. Una vittoria che vale +11 sul Napoli alla ventunesima. Eguagliato il record dell’Inter della stagione 2006/2007. Alla Lazio restano gli applausi per la migliore partita dell’anno ma l’amarezza di ritrovarsi all’ottavo posto in classifica. 

 
PARADISO E INFERNO
E pensare che per 75 minuti Inzaghi la incarta al collega a cui ne bastano però 15 per prendersi i tre punti. E per fare un altro grande passo verso l’ottavo scudetto di fila. Cuore e testa aveva chiesto l’allenatore biancoceleste. I suoi danno anche di più ma non è bastato. Un’ingenuità di Lulic, tira la maglia a Cancelo, frantuma il sogno di sconfiggere gli imbattibili che mai come stavolta sono sembrati più umani che marziani. La sensazione è che le assenze siano pesate più alla Juve che alla Lazio. La differenza però è notevole perché Allegri può contare su una panchina straordinaria. L’autogol di Emre Can illude i biancocelesti che con Immobile si divorano il colpo del ko. Errore madornale perché Ronaldo e compagni vacillano ma non vanno mai al tappeto. La Juve è una corazzata capace di ritrovare la via anche durante le peggiori tempeste. E così Cancelo in 18 minuti dal suo ingresso in campo si prende la palma di migliore in campo. Applausi dei tifosi laziali per una partita memorabile. Striscione e cori contro Lotito per un mercato finora assente


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Il Gazzettino