La Lazio gioca una partita bellissima ma non basta per battere la Juventus. Quella di Allegri è una squadra cannibale e lui il miglior tecnico della serie A. Quando tutto...
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PARADISO E INFERNO
E pensare che per 75 minuti Inzaghi la incarta al collega a cui ne bastano però 15 per prendersi i tre punti. E per fare un altro grande passo verso l’ottavo scudetto di fila. Cuore e testa aveva chiesto l’allenatore biancoceleste. I suoi danno anche di più ma non è bastato. Un’ingenuità di Lulic, tira la maglia a Cancelo, frantuma il sogno di sconfiggere gli imbattibili che mai come stavolta sono sembrati più umani che marziani. La sensazione è che le assenze siano pesate più alla Juve che alla Lazio. La differenza però è notevole perché Allegri può contare su una panchina straordinaria. L’autogol di Emre Can illude i biancocelesti che con Immobile si divorano il colpo del ko. Errore madornale perché Ronaldo e compagni vacillano ma non vanno mai al tappeto. La Juve è una corazzata capace di ritrovare la via anche durante le peggiori tempeste. E così Cancelo in 18 minuti dal suo ingresso in campo si prende la palma di migliore in campo. Applausi dei tifosi laziali per una partita memorabile. Striscione e cori contro Lotito per un mercato finora assente
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Il Gazzettino