La Ferrari lascia la Russia con un pallido sorriso di sollievo. Il sesto posto di Leclerc e un leggero recupero nei confronti di squadre del gruppo di mezzo. Anche se le cifre...
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Ben altro tono quello usato Vettel sempre più scuro in volto e amareggiato. Il tedesco non ha nascosto il suo disappunto: «Purtroppo il problema della nostra monoposto non è solo al posteriore. È proprio tutta la macchina». Seb ha avuto da dire anche sulla tattica adottata per lui dalla Ferrari: «Mi sarebbe piaciuto fermarmi prima, ma alla fine non ha fatto tutta questa differenza. Ho avuto un po’ di sfortuna al primo giro perché non sapevo dove andare, ero accerchiato da tante monoposto e molte erano uscite di pista. Comunque in termini di strategia non penso potessimo fare molto». Vettel continua a battere lo stesso chiodo: «Non mi sono sentito a mio agio con la SF 1000. È stata una gara difficile e noiosa. Ho finito le gomme rapidamente, non avevo il passo. Ho dato il massimo, per questo sono contento. Ma non sono felice se sono obbligato a rimanere bloccato dietro ai rivali perché non ho la velocità per fare i sorpassi».
La vera buona notizia riguarda Mick Schumacher. L’allievo dell’Academy Ferrari, in una corsa di F2 dimezzata a causa di uno spettacolare incidente fra Ghiotto e Aitken, per fortuna senza danni per i piloti, il tedesco, piazzandosi terzo, partiva 8°, ha incrementato il suo vantaggio in classifica. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino