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CONEGLIANO - «Cittadini, durante la cronometro del prosecco state a casa. Godetevi la nostra città in tv». Il sindaco Fabio Chies rinnova l'invito che non si stancava mai di ripetere durante il lockdown di marzo e aprile: «State a casa». Questa volta, però, la rinuncia sarà dolorosa per gli appassionati delle due ruote: l'amministrazione vuole a tutti i costi evitare assembramenti durante la tappa Conegliano-Valdobbiadene del Giro d'Italia di sabato prossimo. In tempi normali, il popolarissimo evento sportivo avrebbe richiamato le folle; in tempi di covid bisogna invece evitare contatti ravvicinati, e l'unico modo per farlo, in un centro che prima e durante la tappa sarà blindato, sarà quello di guardare i girini in televisione.
LA SITUAZIONE
«La prefettura voleva addirittura chiudere i marciapiedi più vicini al percorso della tappa.
I PROVVEDIMENTI
L'assessore Brugioni, seduta accanto al coordinatore del comitato di tappa Andrea Vidotti, ha anticipato che sabato «il centro sarà diviso in una zona rossa e in una zona arancione. Nella prima non potrà entrare nessuno, nella seconda solo alcuni autorizzati. L'ordine della prefettura è di evitare interferenze e assembramenti». Brugioni, che in giunta ha anche la delega alle attività produttive, ha pensato a bar e negozi che proprio durante la cronometro del prosecco rischiano paradossalmente di lavorare assai poco: «Lungo il percorso anche i plateatici degli esercizi pubblici potrebbero essere rimossi, ma stiamo cercando di rendere meno rigide alcune norme. Cercheremo di contemperare gli interessi della salute pubblica con quelli delle attività produttive».
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Il Gazzettino