Eccellenza Lazio, il tecnico colpisce con una testata l'arbitro per una sostituzione negata

Eccellenza Lazio, il tecnico colpisce con una testata l'arbitro per una sostituzione negata
Un attimo di follia, ingiustificabile, che ha acceso di nuovo il faro sulla violenza sugli arbitri nel calcio laziale. Protagonista (in negativo) Mario Lenzini, tecnico del...

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Un attimo di follia, ingiustificabile, che ha acceso di nuovo il faro sulla violenza sugli arbitri nel calcio laziale. Protagonista (in negativo) Mario Lenzini, tecnico del Parioli, squadra romana di proprietà della famiglia (la moglie è presidente, le figlie dirigenti) che però gioca sul campo di Allumiere. Domenica pomeriggio, quando la partita con l'Aranova (decisiva per la salvezza) volgeva al termine è arrivato il gol del 3-2 dei tirrenici che ha scatenato l'ira del tecnico romano. Il quale, secondo il racconto di chi era presente, si è scagliato contro l'arbitro perché non gli avrebbe consentito di fare una sostituzione un attimo prima che il Parioli subisse il gol. L'arbitro, il signor Lotito di Cremona (fatto scendere dal Nord appositamente per la delicatezza del match), ha allora espulso il tecnico, che a sua volta lo ha colpito con una testata alla nuca, nel momento in cui il direttore di gara dopo aver notificato il provvedimento si era girato per continuare a dirigere la partita.

Il colpo, che per fortuna non ha portato gravi conseguenze al direttore di gara, ha spinto l'arbitro Lotito a sospendere il match, mandando tutti negli spogliatoi. Ora, anche se il tecnico avrebbe affermato di essersi trattato di un incidente, Lenzini rischia uno stop di tre-quattro anni almeno, a chiusura di una carriera che è sempre stata contraddistinta da qualche eccesso. Se si potesse scherzare sull'episodio (che è e resta grave) si potrebbe farlo guardando i cognomi delle persone coinvolte: Lenzini da una parte, Lotito dall'altra, con la mente che intevitabilmente vola ai colori bianco e celesti.

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Il Gazzettino