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Ancelotti si prende l'ennesima semifinale di Champions League della sua carriera. Con fatica enorme e inaspettata, visto quello che era successo a Stamford Bridge e perdendo anche (2-3). Ma il Chelsea è pur sempre la squadra Campione d'Europa, e lo dimostra nella serata del Bernabeu andando avanti per 3-0: apre Mount, raddoppia Rudiger e poi inventa Werner. Ma c'è Modric, che meriterebbe una statua almeno, che spedisce Rodrygo davanti a Mendy per la rete che manda la sfida ai supplementari. E lì, ovviamente, viene fuori ancora una volta Benzema, che di testa sfrutta l'assist di Vinicius e indirizza la partita. È stato spettacolo, di quello vero. Per merito del Chelsea di Tuchel ovviamente, che ci crede nella rimontona e la piazza anche. Ma con una squadra come il Real non puoi permetterti un secondo di disattenzione. Questo succede e i Blancos puniscono, risorgendo da quella che sembrava una nottata da incubo. Il Real sbuffa e va in crisi, ma riesce come detto a riprendersi dal triplo colpo Blues che sembrava potesse essere quello decisivo. Pugni incassati al meglio per gli spagnoli, che però rischiano anche nel secondo tempo supplementare (Courtois decisivo su Ziyech) ma non cadono più. La fortuna ha aiutato Ancelotti stasera e ha girato le spalle ad un Chelsea che per qualita, coraggio, e personalità, avrebbe decisamente meritato di più. Ma è fuori, e non può più difendere il titolo. Troppo cari gli errori in Inghilterra. A questi livelli si paga tutto.
SOGNO VILLARREAL
Una partita a difendere.
Il Gazzettino