Ancelotti, la conosce fin troppo bene, Conte vorrebbe riprendere vecchi rapporti andati un po' così. E' il momento, stasera si ricomincia: la Champions è per...
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SULLA SCHIENA DI ROMELU
C'è preoccupazione per la schiena di Lukaku, in vista della gara di stasera contro lo Slavia Praga. Sabato sera c'è il derby con il Milan e Antonio Conte si avvicina al debutto in Champions sulla panchina nerazzurra con questo dubbio. Chiarendo un concetto: «Dicono che io sia allenatore più da campionato che da Europa. Si vive di luoghi comuni. Basta che qualcuno dica una cosa in tv e tutti gli vanno dietro. Io ho giocato tre Champions, ma l'ho fatto sempre con creature appena nate. Altri, invece, con squadre già solide, ecco questo possiamo dire ai sapientoni. Qui tutti pensano che qualsiasi cosa tocchi io poi si vince, ma non è così». Attorno all'Inter c'è molto entusiasmo («Ma Roma non è stata costruita in un giorno») e ora c'è il primo banco di prova: «Vedremo strada facendo a quale tipo di traguardo potremo ambire». Addio alle pronunce bizzarre. L'Uefa ha deciso di mettere ordine al disordine linguistico che accompagna i nomi dei giocatori nella presentazione delle squadre e nelle telecronache. Ora c'è una sorta di guida alla pronuncia corretta dal titolo esemplificativo («Come pronunciare correttamente i nomi dei giocatori. Leggi e impara»). Ad esempio, il portiere della Juventus, Wojciech Szczesny, è da pronunciare adesso «Voy-check Sh-chens-nay». O ancora De Sciglio «De Sheely-o». Per quanto riguarda Djimsiti, non si sa se è più contorta la trascrizione Uefa («Xhimshiti») o la sua pronuncia («Jimsh-ittee»).
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Il Gazzettino