Acque sempre più agitate in casa Genoa. Non basta l’impegno assunto dal nuovo allenatore Mandorlini sia per uscire dalla crisi sia per trovare il tempo di innamorarsi...
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Niente sostegno al Grifone per la prossima delicata sfida interna di domenica contro il Bologna. “Chiediamo a tutti i tifosi Genoani di NON ANDARE ALLO STADIO, di non entrare, di non appendere striscioni – si legge nel comunicato ufficiale - Per noi è un prezzo carissimo, ma non dare un segnale ci renderebbe complici di questa vergogna. E noi questo non lo vogliamo. Per rispetto dei nostri nonni, dei nostri padri, di chi non c'è più e di tutti quelli che saranno i Genoani di domani”. I sostenitori della Gradinata Nord non hanno minimamente archiviato la debacle di Pescara, settima sconfitta nelle ultime nove partite, e il cambio della guida tecnica sembra averli lasciati indifferenti. “La maglia del Genoa va onorata, non umiliata. E vorremmo che questo messaggio fosse chiaro a tutti, dal Presidente, primo responsabile della situazione attuale, all'ultimo dei giocatori in rosa. E oggi crediamo fortemente che non prendere le distanze da questa società significherà esserne complici. Del resto non vogliamo dire nulla, di allenatori, formazioni, moduli e quant'altro”.
Le altre due richieste, dirette a Preziosi, sono, contestualmente alla salvezza, “il nome dell'advisor che sarà incaricato di trattare la cessione del Genoa 1893” e le dimissioni dalla carica di presidente. Si tratterebbe, in questo caso, di “un gesto che verrebbe apprezzato perché simbolico di una volontà di liberare il volo del Grifone verso per lo meno sogni di traguardi meno umilianti degli ultimi prospettati”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino