Storico oro azzurro ai mondiali di canottaggio. L'Italia ha vinto nel quattro senza maschile ai campionati del mondo di Aiguebelette, in Francia. Un equipaggio azzurro non...
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PAROLA AI CAMPIONI
Giuseppe Vicino (Fiamme Gialle, capovoga): “Siamo partiti a scheggia, e abbiamo impostato un passo deciso e pulito. L’azione dell’Australia non nego che poi chi ha messo un po’ di nervosismo, ma siamo rimasti lucidi e abbiamo continuato a fare la nostra gara, sferrando però due attacchi in più rispetto a quanti ne avevamo programmati. Agli ultimi 500 metri poi loro hanno un po’ mollato e ne abbiamo approfittato subito, poi negli ultimi 250 metri con la nostra collaudata chiusura non c’è stata storia”.
Matteo Lodo (Fiamme Gialle, secondo carrello): “Abbiamo fatto la gara come credevamo di farla all’inizio. La partenza è stata forte, poi l’Australia ha dimostrato di essere un equipaggio competitivo, ma noi siamo stati bravi a tenerli. Poi negli ultimi 600 metri siamo partiti, li abbiamo visti cedere un po’ e ci abbiamo creduto. Con gli australiani temevamo l’Olanda, ci aspettavamo forse qualcosa di più da loro, ma ciò che contava e nel quale abbiamo sempre creduto era la nostra vittoria, ed è arrivata”.
Matteo Castaldo (RYCC Savoia, terzo carrello): “Ce l’ho fatta, è un sogno che si avvera, dopo tutta una vita di sacrifici. E’ una sensazione unica, la nostra forza è l’essere un gruppo di amici, è l’affiatamento che abbiamo che ci ha portato fino a questo risultato. Vedremo cosa accadrà il prossimo anno verso Rio de Janeiro, non possiamo sapere cosa accadrà, ma intanto voglio godermi questa medaglia d’oro”.
Marco Di Costanzo (Fiamme Oro, quarto carrello): “ Siamo partiti convinti, e abbiamo spinto al massimo sapendo che se avremmo preso subito una buona velocità poi saremmo riusciti a mantenerla. E’ stato così, la barca era veloce, abbiamo preso il comando e il passo è stato ottimo. L’Australia è stata brava fino ai 1250 metri, poi qualcosa da parte nostra ha fatto la differenza, forse il fatto che eravamo gli unici ad essere affamati, a non aver ancora vinto niente a questi livelli, fatto sta che Peppe (Vicino, il capovoga, ndr) ai 1500 metri ha richiamato la barca e lì abbiamo guadagnato, poi agli ultimi 250 metri, quando già eravamo in testa, siamo partiti con la nostra chiusura e l’Australia era sempre più lontana. E l’oro al collo ce lo abbiamo noi”.
I COMPLIMENTI DI MALAGO'
“E’ un successo dell’Italia di La Mura e di Peppe Abbagnale. Questi ragazzi sono stati fantastici e l’Italia deve essere orgogliosa di vederli a Rio il prossimo anno”. Sono queste le parole con cui il Presidente del CONI Giovanni Malagò, presente sugli spalti Aiguebelette insieme a Carlo Mornati, responsabile della Preparazione Olimpica, si è complimentato con i dirigenti del canottaggio. Una medaglia d’oro che mancava all’Italia da venti anni (Tampere 1995 con Carlo Mornati, sì proprio colui che oggi è a capo della Preparazione Olimpica del CONI, Raffaello Leonardo, la voce tecnica del canottaggio durante le riprese RAI, Riccardo Dei Rossi, imprenditore e impegnato con gli atleti master e Valter Molea, numero due dell’attuale staff tecnico del settore pesi leggeri) e che l’Italia ha vinto sul finale con quella cavalcata spettacolare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino