l legame era stato a lungo ipotizzato dagli stessi appassionati di calcio, ma ora la risposta arriva da uno studio scientifico: i calciatori si ammalano prima e di più di...
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La malattia arriva con 20 anni di anticipo e per loro il rischio è doppio, ma sale di 6 volte in serie A (Adnkronos Salute) - Il rischio di Sla tra gli ex-calciatori risulta «circa 2 volte superiore a quello della popolazione generale», e sale addirittura di 6 volte analizzando la sola Serie A. Inoltre i calciatori si ammalano di Sla in età più giovane (45 anni) rispetto a chi non ha praticato il calcio (media europea: 65,2 anni). «I dati definitivi - commenta Ettore Beghi del Dipartimento neuroscienze dell'Istituto Mario Negri - ci dicono che le differenze sull'età d'esordio si confermano importanti. I calciatori si ammalano in media a 45 anni, cioè con 20 anni in anticipo rispetto al resto della popolazione. La motivazione purtroppo non è ancora chiara. Oggi disponiamo di dati definitivi di uno studio da noi iniziato nel 2013, che confermano l'anticipazione dell'età di esordio della Sla nei calciatori e che un numero elevato di calciatori si ammala di Sla, ma non sappiamo ancora il perché». «I nostri dati confermano invece che non vi è alcuna associazione tra le squadre in cui i calciatori hanno militato e l'insorgenza della malattia - aggiunge Elisabetta Pupillo, Capo Unità di epidemiologia delle malattie neurodegenerative dell'Istituto Mario Negri - Altri studi condotti insieme a colleghi europei e americani però ci inducono a pensare che la causa non sia il gioco del calcio in sé, ma una serie di concause, ancora da definire nei dettagli.
Il Gazzettino