Buffon: «Senza Conte sarei alla Roma, mai scelta è stata più azzeccata»

Gigi Buffon
Un mondiale nel futuro prossimo, una scelta complicata nel suo passato ormai remoto. Gigi Buffon non fatica certo a parlare dei suoi obiettivi legati al mondiale in arrivo, ma...

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Un mondiale nel futuro prossimo, una scelta complicata nel suo passato ormai remoto. Gigi Buffon non fatica certo a parlare dei suoi obiettivi legati al mondiale in arrivo, ma senza rinunciare al suo ruolo nella Juventus, anche parlando di un momento in cui le certezze sono mancate.




«L'obiettivo minimo è cercare di superare il girone, poi dagli ottavi in poi anche un briciolo di fortuna nei sorteggi incide. Se per ipotesi dovessimo incontrare il Brasile si rischia di andare fuori e poi si direbbe che non è stato un grande Mondiale, anche se hai incontrato il probabile vincitore. Sicuramente l'obiettivo nostro è non avere rimpianti».



Da Coverciano il capitano della Nazionale torna però volentieri alla questione Juventus e al ruolo di Conte: «Ha portato tantissimo anche quest'anno sul piano motivazionale, perchè quando si dice che dopo due campionati vinti il terzo non è così scontato si dice il vero». «In qualcuno o nel gruppo si può creare quel senso di appagamento che poi è foriero solo di brutti presagi e cattive imprese, mentre invece uno come Conte ci ha aiutato anche quest'anno a stare sempre sulla corda, a non dare per scontato nulla».



E' lo stesso Buffon a tornare sul periodo più buio della sua lunga storia d'amore con il club bianconero e ammette che sulla sua decisione di restare ha influito in maniera determinante l'arrivo del tecnico Antonio Conte. «Come faccio ad essere pentito di non essere andato alla Roma dopo che ho visto come è proseguita la storia con la Juve».



Il portiere spiega ai microfoni di Sky di avere preso in considerazione l'ipotesi di dire addio alla Juventus «dopo i due settimi posti» e visto «il rapporto un pochino incrinato» con la società. «Il tarlo del dubbio si era insinuato nella testa dei tifosi su come avrei potuto ripendere (dopo l'infortunio, ndr) e sul fatto che non fossi più io». «È chiaro -spiega- che sono tutte situazioni che un giocatore avrebbe voglia di azzerare e l'unica soluzione è cambiare aria. Ma come dico sempre, il destino di ognuno è segnato o perlomeno c'è una strada e tu decidi se continuare a percorrerla o cambiare».



«A un certo punto -dice ancora Buffon- una serie di situazioni, tra cui l'arrivo di Conte e il riavvicinamento con la società e il presidente, hanno fatto sì che mi sentissi di nuovo energico per tentare l'impresa di vincere il campionato. Se adesso, col senno di poi, penso che stiamo rischiando di vincere il terzo di fila è chiaro che mai scelta è stata più azzeccata». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino