Due anni e mezzo di inibizione e multa di 50mila euro. Il procuratore della Figc, Giuseppe Pecoraro, usa la mano dura nei confronti del presidente della Juventus, Andrea Agnelli,...
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La sentenza di primo grado arriverà entro 10 giorni, dopodiché Agnelli e la Juve avranno una settimana di tempo per presentare ricorso alla Corte federale d'appello. «Se puntiamo alla assoluzione completa? Beh, certo», ha detto il legale di Agnelli, Franco Coppi, al termine del dibattimento durato poco meno di due ore (per la Juventus era presente anche l'avvocato Luigi Chiappero). «Una richiesta pesante? La procura fa il suo mestiere, in genere non siamo abituati a fare previsioni, se un mese o l'ergastolo. Importante qui è contrastare gli argomenti dell'accusa», ha aggiunto il legale. Il procedimento sportivo nasce alla luce di quanto emerso nell'inchiesta penale 'Alto Piemontè di Torino sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in curva allo Juventus Stadium e conclusasi con la condanna in primo grado a 7 anni e 9 mesi di Rocco Dominello, ultrà bianconero accusato tra l'altro di aver permesso alla criminalità organizzata di inserirsi nel business del bagarinaggio. Nell'ambito del procedimento sportivo, ad Agnelli viene rivolta l'accusa di avere riservato una quantità ben oltre il consentito di biglietti ai gruppi della tifoseria organizzata. Biglietti che, come sostenuto dallo stesso Pecoraro nella sua audizione davanti alla Commissione Antimafia, «sono stati distribuiti anche a persone legate alla criminalità», che l'avrebbero quindi finanziata con gli introiti del bagarinaggio.
Se le richieste della procura saranno accolte dal tribunale Figc, Agnelli non potrà esercitare le proprie funzioni di presidente e in caso di condanna definitiva in terzo grado superiore a un anno non potrà ricoprire cariche federali come previsto dall'articolo 29 dello Statuto.
Il Gazzettino