Memobus: Panariti, viaggio della memoria contro le discriminazioni

 Memobus: Panariti, viaggio della memoria contro le discriminazioni
 Trieste, 13 mar - "Questi sono viaggi che consentono ai giovani di trasformare la memoria in percorsi di...

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 Trieste, 13 mar - "Questi sono viaggi che consentono ai


giovani di trasformare la memoria in percorsi di cittadinanza
attiva all'interno di un'idea che individua il Friuli Venezia
Giulia come laboratorio di pace, per un futuro senza
discriminazioni e senza la violenza come strumento per la
soluzione dei conflitti".

Così l'assessore regionale all'Istruzione, Loredana Panariti,
oggi alla Risiera di San Sabba, a Trieste, in occasione della
partenza di circa un centinaio di studenti delle scuole superiori
cittadine per un viaggio, organizzato dall'associazione
Quarantasette/Zeroquattro nell'ambito del progetto regionale
Memobus, che li condurrà nei luoghi della memoria ad Auschwitz,
Birkenau e Cracovia.

Nell'occasione le ragazze e i ragazzi hanno potuto ascoltare la
testimonianza del triestino Riccardo Goruppi, classe 1927,
prelevato dalle SS nel 1944 e successivamente deportato nei campi
di Dachau, Leonberg, Muhldorf e Kaufering.

E proprio sull'aspetto della conoscenza di quella che è stata la
più grande tragedia del '900, il progetto Memobus prevede una
serie di cinque incontri di preparazione prima del viaggio e
altri due al rientro: con storici, docenti universitari, esperti
e testimoni diretti, che accompagnano gli studenti durante il
progetto.

Come ha spiegato l'assessore, si tratta di un'iniziativa
supportata in precedenza dalle Province e adesso sostenuta
direttamente dalla Regione, il cui obiettivo è di costruire un
futuro senza quel razzismo che, nelle forme più gravi e dolorose,
ha segnato l'Europa nel secolo scorso.

"Sono gli stessi studenti - ha sottolineato Panariti - a chiedere
di poter conoscere e approfondire questi passaggi storici. In
considerazione di ciò Memobus va incontro ad un desiderio di
conoscenza che non può rimanere inascoltato. Per questo è stato
costruito un percorso che dà ai giovani la possibilità di vedere
con i propri occhi quelli che sono stati i luoghi della tragedia
e del dolore, documentandosi e approfondendo i temi legati alla
Shoah attraverso un accompagnamento didattico".

"Un'esperienza - ha concluso Panariti - che migliora e


arricchisce il programma scolastico".
ARC/GG/ppd Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino