Pordenone, 22 mar - Le norme attuali sul Decreto Flussi rendono difficoltoso per le Regioni compiere scelte autonome rispetto alle reali esigenze di lavoratori da parte dei...
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Di fatto, il Governo assegna le quote secondo l'ordine cronologico di arrivo delle istanze da parte delle imprese di tutti i settori, senza tenere in considerazione i comparti specifici di fabbisogno indicati dalla Regioni con il conseguente rischio di vedere insoddisfatte le specifiche esigenze dei territori.
Un sistema di cui si auspica, come evidenziato dall'assessore regionale al Lavoro, la revisione nelle sue modalità di assegnazione, che dovrebbero essere più rispondenti alle necessità espresse dai tessuti produttivi locali.
Una maggiore autonomia delle Amministrazioni regionali in questa materia, come ha ribadito l'assessore, consentirebbe di rispondere in modo più mirato al reale fabbisogno delle aziende, oltre a consentire di realizzare attività di accoglienza più finalizzate e quindi utili per le persone. In questo senso, secondo l'esponente della Giunta, il dibattito che si è aperto anche in sede europea potrebbe essere l'occasione, su impulso delle Regioni, per una disciplina nazionale più avanzata. ARC/LIS/pph
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Il Gazzettino