Attività produttive: Bini, Regione Fvg accanto ad aziende del wedding

Attività produttive: Bini, Regione Fvg accanto ad aziende del wedding
Udine, 14 gen - "La Regione è vicina agli operatori del settore del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Udine, 14 gen - "La Regione è vicina agli operatori del settore del wedding, un comparto dell'arte dei mestieri che presenta elementi di eccellenza,e a fronte di una situazione difficile come quella in atto rivolgerà al Governo pressanti richieste per il suo inserimento tra i settori che maggiormente necessitano di ristoro". Lo ha sottolineato l'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, nella conferenza stampa, convocata dalla Camera di commercio di Pordenone e Udine assieme ai rappresentanti delle categorie interessate, per presentare lo stato di crisi nel quale versano le aziende dei settori collegati al mondo dei matrimoni, delle cerimonie, degli eventi, costrette al blocco totale dell'attività dagli effetti dei provvedimenti anti pandemia. "Con il Disegno di legge di prossima approvazione - ha aggiunto Bini - inseriamo un'altra manovra di circa 22 milioni di euro per ulteriori ristori, portando a quasi 80 milioni le risorse messe in campo dall'Amministrazione regionale per venire incontro alle tante aziende maggiormente colpite dagli effetti della pandemia. Uno sforzo molto consistente, che pone la nostra Regione ai vertici a livello nazionale in proporzione agli aiuti stanziati rispetto al numero di abitanti, ma che certamente non può bastare a soddisfare completamente le esigenze delle filiere più colpite. È per questo che anche il settore del wedding dev'essere aiutato in modo più concreto dallo Stato, che dispone certamente di maggiori mezzi finanziari rispetto alle Regioni". Bini ha evidenziato che i dati del comparto non rappresentano semplicemente l'effetto di dinamiche negative di mercato dovute ai problemi contingenti, ma purtroppo fotografano una condizione che è destinata a protrarsi ancora per diversi mesi. "Ciò a danno di realtà - ha rilevato l'assessore - che rappresentano una porzione di pregio del Made in Italy, cioè di quel comparto che per decenni ha dato lustro al nostro Paese e che assieme a quello del terziario, del commercio e del turismo sta subendo in modo drammatico i riflessi della crisi" Non a caso, nella riforma dell'economia regionale, SviluppoImpresa, che approderà in Aula a inizio febbraio, una parte consistente è dedicata anche ad artigianato, commercio e turismo, proprio per favorire la ripartenza di questi settori. "Deve colpire la nostra attenzione - ha precisato Bini - il fatto che nel settore wedding e cerimonie molti sono i differimenti, anche oltre un anno, di matrimoni ed eventi: un dato che evidenzia chiaramente il riverbero negativo sulla intera filiera di un settore altamente specializzato e qualificato, con effetti pesanti sull'economia regionale". "E' per questo - ha lamentato l'assessore - che all'intervento della Regione, che ci sarà anche per il settore del wedding, deve necessariamente unirsi in modo più consistente anche quello dello Stato, a favore di imprenditori che debbono poter continuare a produrre ricchezza e a rafforzare l'immagine del nostro Paese nel mondo". ARC/CM/ep
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino