Trieste, 23 mag - Tutti insieme dobbiamo spingere sull'acceleratore per superare le ultime difficoltà burocratiche e per centrare quanto prima gli obiettivi dell'Accordo di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Questo il concetto espresso questa mattina dall'assessore alla Difesa dell'ambiente nel corso della riunione tecnica, che si è tenuta in videoconferenza, fra tutti i partecipanti all'Accordo di programma che, come ha spiegato l'esponente della Giunta, mira a coordinare le azioni delle pubbliche amministrazioni coinvolte nell'escavo a vario titolo, al fine di sviluppare e rilanciare il Porto di Monfalcone.
L'obiettivo - ha specificato l'assessore - sarà raggiunto attraverso l'approfondimento del canale di accesso e del bacino di evoluzione dello scalo, fino alla quota di -12,50 metri sul livello del medio mare, con ampliamento dello stesso bacino di evoluzione. Il materiale che verrà dragato dai fondali sarà gestito mediante la messa a dimora nella cassa di colmata, posta a est dell'imboccatura portuale.
Oltre alla Regione, sono protagonisti dell'Accordo i ministeri delle Infrastrutture e della Transizione ecologica, l'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale e il Comune di Monfalcone.
Il mese scorso - ha ricordato l'assessore in conclusione - la Giunta ha riconosciuto il rilevante interesse da parte della Regione alla promozione di questo Accordo di programma, incaricando la Direzione centrale Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile di curarne l'istruttoria, col supporto della Direzione centrale infrastrutture e territorio. ARC/RT/pph
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino