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ARTA TERME (UDINE) – La località del ritiro del Treviso si trova a pochi chilometri dal confine con l’Austria. Robert Gucher, 34 anni di Graz, può quasi respirare l’aria di casa. Ad Arta Terme, il nuovo centrocampista alla corte di mister Gorini, si sta allenando da pochi giorni. In via precauzionale non ha preso parte alla prima amichevole. Per il giocatore austriaco, da anni in Italia, si tratta di una svolta importante, visto che ha deciso di lasciare il professionismo per sposare il progetto della società biancoceleste con grande convinzione.
«Ho capito subito che ci tenevano molto ad avermi qui con loro – sottolinea l’ex giocatore della Lucchese -, perché già nello scorso campionato il direttore Strano era venuto a vedere qualche mia partita. Ho accettato questo incarico con entusiasmo e spero di ripagare la fiducia che mi è stata data». Gucher ha molta esperienza ed è un giocatore a cui piace lottare per raggiungere un obiettivo.
«Nella mia carriera ho dimostrato, spesso e volentieri, di voler accettare sfide di un certo tipo, soprattutto in piazze dove c’è una società che vuole creare qualche cosa di importante. Ecco il motivo per cui, ad esempio, a Frosinone sono stato otto anni, a Pisa cinque anni e mezzo e a Lucca due anni e mezzo, nonostante tutte le difficoltà. Ho affrontato mille situazioni difficili, che mi hanno fatto crescere, sia come persona che come giocatore».