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«POLITICHE PER LE FAMIGLIE»
Cosa servirebbe per far nascere più bambini? Per il sociologo la risposta è duplice: «Politiche per le famiglie e un po' di coraggio, che significa decidere di predisporre servizi anche per pochi o addirittura pochissimi utenti. In montagna non ci saranno mai i bacini d'utenza delle metropoli, ma bisogna dare un segnale preciso. Altrimenti il dato di rallentamento della crisi demografica che vediamo oggi, tra qualche anno tornerà a crescere inesorabilmente». Sì, ma tradotto concretamente cos'è il coraggio? Cason fa un esempio, in cui sicuramente si ritrovano tante famiglie in cui entrambi i genitori lavorano: «Qualche azienda si sta attrezzando con asili interni, qualcosa si sta muovendo, ma abbiamo ancora diversi problemi. Un asilo che chiude alle 16 per esempio non serve, non è un servizio. Deve essere allineato agli orari di lavoro della mamma e del papà, soprattutto se non c'è più la rete sociale dei nonni. Non è facile, ma creare un territorio a misura di famiglia significa innanzitutto questo». Quindi non bastano i numeri: «Serve una serie di azioni condivise a livello territoriale» conclude Cason. «Serve favorire le nascite, creare un territorio vivibile, ricco di servizi, e che favorisce i flussi migratori da fuori. Certo, servono anni. Ma da qualche parte bisogna partire». E partire da dati di un inverno demografico meno freddo sicuramente aiuta.