Pedemontana, il pasticcio degli utili Cav: per Salvini non possono coprire i conti in rosso della Superstrada, ma il Ministero ha autorizzato la Regione a farlo

1 di 2
Pedemontana, il pasticcio degli utili Cav: per Salvini non possono coprire i conti in rosso della Superstrada, ma il Ministero ha autorizzato la Regione a farlo
VENEZIA - I conti della Spv diventano un curioso caso politico per la Lega. Al termine del vertice...

Continua a leggere con la Promo Flash:

X
PROMO FLASH
ANNUALE
9,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google



X
Promo Flash
4,99€
per 1 anno
79,99€
Leggi questo articolo e tutto il sito
Tutti i vantaggi:
  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e aggiornamenti live
  • Le newsletter esclusive

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO

VENEZIA - I conti della Spv diventano un curioso caso politico per la Lega. Al termine del vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, mercoledì Matteo Salvini è corso a Montecitorio per il question time, chiamato a rispondere anche all’interrogazione del deputato Enrico Cappelletti (Movimento 5 Stelle) sull’impiego degli incassi dell’A4 Venezia-Padova e del Passante di Mestre per rimpinguare il divario tra entrate e uscite della Superstrada, in capo alla Regione presieduta dal suo collega di partito Luca Zaia.

L’operazione è stata categoricamente esclusa dal ministro Matteo Salvini: «Al di là delle illazioni giornalistiche, dal punto di vista tecnico, l’ipotesi che gli utili di Cav finiscano alla Pedemontana non è realizzabile. I proventi da pedaggio di Cav, infatti, sono vincolati a interventi viari strategici per la viabilità regionale». Parole sorprendenti per la capogruppo veneta Vanessa Camani (Partito Democratico): «Peccato che questo trasferimento sia già stato effettuato con la variazione di bilancio regionale nel novembre scorso. Tutto questo dopo uno scambio triangolare di lettere tra Regione, Cav e Mit».

Carteggio

A documentarlo è il carteggio avvenuto nell’arco di due mesi verso la fine del 2024. Il 13 settembre la direzione regionale Infrastrutture scrive alle Concessioni autostradali venete che «è intendimento» della giunta Zaia «avviare il procedimento volto all’utilizzo delle risorse economiche generate dalla gestione del Passante di Mestre e delle tratte assentite in concessione», eccedenti rispetto alle esigenze di ammortamento e manutenzione, per destinarle «al finanziamento di interventi di infrastrutturazione viaria». Per questo la Regione chiede «un’indicazione» sull’ammontare delle risorse disponibili per il triennio. Il 17 settembre Cav riferisce che, secondo una prima verifica, sono previsti 34,8 milioni nel 2024, altri 15,9 nel 2025 e ulteriori 18,5 nel 2026, importi che potranno essere distribuiti «qualora risultino soddisfatte tutte le condizioni previste nell’ambito della documentazione finanziaria del Project Bond».

Il 20 settembre la vicepresidente Elisa De Berti chiede formalmente alla Direzione generale per le autostrade, incardinata nel ministero delle Infrastrutture, il nulla osta all’utilizzo nel 2024 di 9,8 milioni per la manutenzione della rete stradale regionale (cioè 6,8 per la 308 del Santo e 3 per la 516 Piovese), mentre i restanti 25 per «garantire la disponibilità» della Pedemontana, anticipando l’intenzione di fare altrettanto nel 2025 e nel 2026. L’assessore regionale sottolinea di ritenere l’iniziativa «coerente» con il “Protocollo opere” a suo tempo stipulato da Regione e Mit, spiegando che per i conti della Spv serve una copertura integrativa rispetto a quanto già stanziato, «anche a causa della pandemia da Covid 19 e degli scenari internazionali non prevedibili in fase di valutazione dell’andamento del traffico autostradale».

Il 28 ottobre Maria Rosaria Anna Campitelli, amministratore delegato di Cav, fa sapere che «non sono pervenute osservazioni da parte degli obbligazionisti e della Bei (Banca europea degli investimenti, ndr.)». Dunque il 6 novembre la Regione annuncia alla concessionaria autostradale, di cui è socia al 50% con Anas, che il silenzio-assenso del Mit è scattato il 21 ottobre, per cui il 29 ottobre la giunta Zaia ha approvato la variazione al bilancio di previsione, inserendo quell’entrata. Malgrado i 30 giorni del silenzio-assenso siano appunto già scaduti, il 15 novembre il ministero esplicita il suo via libera alla mossa contabile, «tenuto conto delle indicazioni acquisite anche dalla struttura tecnica di missione».

1 di 2
Incidente sulla Noalese, schianto tra un'auto e una moto: morto il centauro
Alessandro, mamma Lorena: «I farmaci nella limonata per stordirlo non hanno funzionato, gli ho fatto una fiala d'insulina e Mailyn lo ha finito con i lacci»
Escursionisti ribelli nei sentieri proibiti, spuntano nuovi cartelli di divieto: blindata la Ferrata Berti. «Continuano le frane»
Asia Salvagno, studentessa di infermieristica salva una ragazza vittima di incidente: «Le ho detto di stringermi la mano e l'ho tranquillizzata»
Marco Della Pietra scivola lungo il sentiero del Monte Goriane e finisce nel canale: il 23enne trovato senza vita. L'allarme lanciato da mamma e papà