OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PADERNO DEL GRAPPA (TREVISO) - Un’esca. Il killer si sarebbe servito di un’esca (consapevole o meno) per attirare Bledar nel bosco. Qualcuno che il 39enne conosceva, o di cui si fidava, col quale si è dato appuntamento in un luogo appartato dove consumare un rapporto lontano da occhi indiscreti. Per questo il giardiniere albanese era seminudo, coi pantaloni abbassati. Ma nascosta fra i cespugli c’era anche un’altra persona, della cui presenza il 39enne non poteva essersene accorto. Poi l’agguato, il colpo mortale al polmone sinistro, non a caso assestato alla schiena, e il resto dei colpi, da cui ha cercato invano di difendersi. È una delle piste su cui stanno lavorando gli inquirenti, da domenica mattina al lavoro per dare un nome e un volto all’assassino di Bledar Dedja, padre di famiglia residente con la moglie e i due figli a Casella d’Asolo, dove si è trasferito dall’Albania una ventina d’anni fa, trovato cadavere alle 9.30 nei boschi di Paderno del Grappa, a un centinaio di metri dalla sua auto, posteggiata lì, sul sentiero, già dal pomeriggio di sabato.