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L'Iran, lo Yemen, il conflitto in Medio Oriente, gli Houthi che attaccano le navi mercantili e le petroliere nel Mar Rosso e quelli, attribuiti all'Iran dagli Stati Uniti, nell'Oceano indiano. E il ruolo, ovviamente, dell'Occidente. È una vera e propria partita a scacchi quella che si gioca in quelle terre, con le minacce iraniane di fermare l'intero Mar Mediterraneo. Il giornalista yemenita Ahmad Algohbary ha commentato così la situazione: «Sì, questa situazione ricorda una partita a scacchi ad alto rischio, con l'Iran che mostra la sua capacità di interrompere le rotte petrolifere e commerciali vitali. È necessaria un'analisi completa per comprendere appieno le motivazioni e le strategie dell'Iran. Lo scenario rappresenta una complessa interazione di difesa, ritorsione e manovre diplomatiche», prosegue Algohbary, mentre si rafforza la narrazione che vuole la Repubblica islamica, da molti analisti considerata la "madrina" degli Houthi, figura centrale in grado di influenzare la crisi a Gaza così come gli sviluppi nel Mar Rosso.