Asse Venezia-Firenze sui fondi Pnrr per gli stadi: «Dalle Ue strano dietrofront»

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CAMBIO DI ATTEGGIAMENTO
Nardella ha avuto colloqui telefonici con Brugnaro e con lo stesso ministro degli Affari Ue, in vista di un vertice fra tutti e tre: «Ho sentito Fitto e mi ha confermato che il Governo difenderà tutto il Pnrr, inclusi i progetti di Firenze e Venezia e lo farà portando tutti i chiarimenti dal punto di vista tecnico ai rilievi della Commissione. Non c'è alcun definanziamento, occorrerà rispondere sul piano tecnico». La veneziana Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, ha scritto però al commissario europeo Paolo Gentiloni (Economia), rilanciando le contestazioni degli ambientalisti: «I fondi sono dedicati alla rigenerazione urbana, alla riduzione dell'emarginazione e delle situazioni di degrado sociale nelle periferie delle grandi aree urbane, caratteristiche che non riguardano l'area della prevista Cittadella dello Sport. È un progetto che va fermato».
Il dem Gentiloni ha fatto sapere che l'Ue «lavora assieme all'Italia e non ha alcuna voglia di riproporre a Bruxelles divisioni interne» alla politica italiana. Tuttavia il leghista Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale, a margine di un evento al Parlamento europeo ha osservato: «Mi sembra un po' strano questo cambio di atteggiamento su questi due progetti che hanno un percorso piuttosto lungo e condiviso, anche perché queste osservazioni fino a sei mesi fa non c'erano. Spero sia una svista e non sia un orientamento politico su un governo che è cambiato». Perplessità sono state espresse pure da Veronica Nicotra, segretario generale dell'Associazione nazionale Comuni italiani: «È una vicenda clamorosa, abbiamo seguito come Anci entrambi i progetti, che rientrano nella misura di piani urbani integrati per le 14 grandi città italiane. Se vengono esclusi progetti così validi, non so bene che cosa si possa realizzare con il Pnrr».

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