Giugno: torture in questura e Margherita Ceschin picchiata a morte

Tredici milioni di euro, questo il costo di Valle Grassabò. Ceduta dalla famiglia Monti, nome di spicco dell’industria trevigiana, alla famiglia Vacchi (esatto, quella di Gianluca Vacchi), è una delle perle della laguna, incastonata tra Venezia e Jesolo, più precisamente tra valle Dragojesolo e la valle Dogà.

Luciano Donadio, al processo per infiltrazioni mafiose a Eraclea, il 5 giugno, in aula bunker a Mestre è stato condannato a 26 anni e 3 mesi. Ma la condanna non è per mafia. L'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso è stata riqualificata in associazione a delinquere semplice, solo in alcuni episodi aggravata da metodo mafioso.

Restando sulla cronaca, il 6 giugno vengono arrestati 4 agenti di polizia e un ispettore della Questura di Verona per tortura e pestaggi. Spunteranno il giorno successivo altri 17 indagati. Calci, pugni ed umiliazioni contro stranieri o senzatetto, persone in stato di fermo costrette a subire la violenza degli agenti di polizia: queste le violenze nei confronti di chi veniva fermato e portato negli uffici per l'identificazione. In un caso un agente sferrò uno schiaffo al volo di uno dei fermati, si legge nell'ordinanza, così «vigoroso da fargli perdere i sensi per alcuni minuti».

Facciamo un balzo di qualche giorno e in tutt'altro ambito. Il 23 giugno viene inaugurato il Museo della natura e dell'uomo dell'Università di Padova a Palazzo Cavalli. Un progetto costruito tassello per tassello per 20 anni, il più grande museo scientifico d'Italia con 3.700 reperti.

La sera del 24 giugno Margherita Ceschin, 72 anni, viene trovata morta nel suo appartamento a Conegliano (Tv). Aveva ecchimosi su diverse parti del corpo e la casa era a soqquadro. Stando alle indagini, l'ex marito, Enzo Lorenzon, 80 anni, avrebbe assoldato dei sicari per uccidere la donna e non pagarle più gli alimenti.

Giugno si chiude con la villa a Cinto Euganeo che fu di Giancarlo Galan: nessuno la compra, andrà alle onlus.