Infedeltà fiscale

L’infedeltà fiscale resta più diffusa al Sud mentre il Veneto risulta virtuoso: sebbene gli ultimi dati Istat siano riferiti al 2020, anno fortemente condizionato dalla pandemia, la percentuale dell’economia non osservata registrava le soglie più elevate nel Mezzogiorno. In Sicilia si attesta al 16,8%, in Puglia al 17, in Campania al 17,7 e in Calabria che, col 18,8 per cento, continua a essere la regione più a rischio evasione d’Italia.

Le realtà più fedeli al fisco, invece, erano le Province Autonome di Trento con il 9 per cento e Bolzano (8.2), la Lombardia con l’8,4. La media nazionale si ferma all’11,6. Il Veneto si colloca nella parte più virtuosa della graduatoria. Nel 2020, al pari dell’Emilia Romagna, il registrava una percentuale di economia non osservata sul valore aggiunto regionale pari al 10,1 per cento che, in termini assoluti, corrispondeva ad un imponibile evaso pari a 13,8 miliardi di euro. Ancor meglio il Friuli Venezia Giulia col 9,4 per cento.

Sulla base dei dati presentati dal ministero dell'Economia e dall'Agenzia delle Entrate, la Cgia lancia appunto la «domanda-provocazione: abbiamo finalmente cancellato l'evasione?».