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SAN STINO DI LIVENZA (VENEZIA) - Cinzia Luison fu colpita dal marito, Giuseppe Walter Pitteri, con una violenza tale da fracassarle la testa. L'ultima bottigliata, in particolare, fu devastante. Sferratale dall'uomo, quando la donna era già caduta a terra, inerme, ma ancora viva. Così ieri, davanti alla Corte d'assise di Udine, il medico legale Antonello Cirnelli ha illustrato le conclusioni dell'autopsia eseguita per questo femminicidio che tanto scosse l'opinione pubblica: il 6 dicembre del 2022, Pitteri, 66enne, ex autista Actv, con problemi di dipendenza dai giochi d'azzardo, uccise a bottigliate la moglie 60enne, parrucchiera di Pramaggiore. Solo l'ultimo capitolo di vent'anni di vessazioni nei confronti della donna, ma anche delle due figlie, stando alla ricostruzione della Procura, che ha portato Pitteri sul banco degli imputati con le accuse di omicidio volontario e di maltrattamenti in famiglia.