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ADRIA (ROVIGO) - Le acque del Canalbianco, il corso d'acqua da sempre vanto della comunità di Adria, rischiano di trasformarsi in una fogna a cielo aperto. «Sono tutti a decantare la bellezza della passeggiata di Artessura - denuncia Antonio Franzoso, fotografo ambientalista - e nessuno si rende conto che questo tesoro sta morendo nell'indifferenza della politica e della diverse amministrazioni. È ormai più di un anno che le porte vinciane ad ovest di Adria sono chiuse. Ora la situazione si è ulteriormente aggravata, visto che la paratia è chiusa, definitivamente, per la mancanza di un gruppo motore. Le acque sono ferme e se si muove qualcosa è solo una semplice percezione. Non c'è ricambio, tutto si sta insabbiando».
Sono mesi che Franzoso sta portando avanti questa sua battaglia. «Ho anche contattato telefonicamente il Genio civile - sottolinea - eravamo ancora nell'aprile scorso; un dirigente, mi aveva assicurato che tutto si sarebbe risolto nel giro di pochi giorni perché erano arrivati i pezzi di ricambio per aggiustare l'impianto. Siamo invece arrivati a febbraio ed è trascorso quasi un anno: il motore che muoveva la porta è stato portato via ormai da mesi». Franzoso ha un solo modo per definire la situazione: «Ci troviamo di fronte purtroppo ad una sorta di analfabetismo ambientale. Manca l'etica ed il senso di responsabilità».