Elezioni amministrative 2023. Ballottaggio per 4 Comuni del Veneto. A Vicenza scontro sulla Tav. Ma ci sono anche Vedelago, Adria e Sona

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VICENZA La battaglia più agguerrita...

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VICENZA


La battaglia più agguerrita è a Vicenza, dove il centrodestra spera di mantenere la guida del Comune e il centrosinistra conta di fare il bis dopo Verona un anno fa. In tal caso si avrebbe un asse che da Brescia a Padova, passando per Verona e Vicenza, farebbe da contraltare al governo di Giorgia Meloni. Nel capoluogo berico la sfida è tra Giacomo Possamai e Francesco Rucco. Il primo, 33 anni, è capogruppo del Pd in consiglio regionale del Veneto e non ha voluto nessuno dei big nazionali per la campagna elettorale; sostenuto da Pd, dalla propria lista, dal Terzo Polo (Azione e Italia Viva) e da tre civiche (di cui una dell'ex vicesindaco azzurro Matteo Tosetto) è arrivato primo con 21.896 voti pari al 46,23%. Rucco, sindaco in carica, 49 anni il prossimo giugno, è arrivato secondo con 20.867 voti pari al 44,06%, sostenuto dalla propria civica (che ha più o meno mantenuto il consenso di cinque anni fa), da FdI, Lega e FI. Al primo turno Rucco ha dovuto fare i conti con due ex suoi assessori e sarà da capire chi dei due - Claudio Cicero, 1.217 voti, 2,57% e Lucio Zoppello, 1.181 voti, 2,49% - sarà eventualmente determinante. La differenza è che Rucco e Cicero hanno raggiunto un accordo formale - «Di nuovo insieme per salvare Vicenza» - e cioè ci sarà un apparentamento (ma alcuni della lista Cicero, come Domenico Pigato e Alessandra Lolli, hanno gridato allo scandalo, «Si era detto: con Rucco, mai!»), mentre Possamai e Zoppello hanno sì raggiunto una intesa politica, ma senza apparentamenti formali («È un fatto di serietà e rispetto»). Sulla base di questi accordi, formali o no, sulla carta Possamai manterrebbe il vantaggio (48,72% contro il 46,63% di Rucco più Cicero), ma, appunto, si tratta di somme meramente algebriche. C'è da capire come si comporteranno non solo gli elettori delle liste Cicero e Zoppello, ma anche chi al primo turno ha votato per Stefano Crescioli, Annarita Simone e, non ultimi, i 5 stelle di Edoardo Bortolotto. Ma, soprattutto, quanti ritorneranno alle urne? Chi, tra i due schieramenti, motiverà di più il proprio elettorato a ripresentarsi ai seggi? Di sicuro l'ultima settimana di campagna elettorale a Vicenza rischia di essere dominata dal tema della Tav: dove passeranno i treni ad alta velocità? Ad est della città? Saranno confermati i lavori («Partiranno l'anno prossimo», aveva detto Rucco durante un incontro con il ministro leghista Matteo Salvini) o ci saranno revisioni? E come saranno i lavori? In trincea, in galleria? L'altro tema che tiene banco è quello degli utili di Agsm-Aim, la multiutility cittadina.


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