«Zaia è stanco, c'è voglia di un reale cambiamento»

«Zaia è stanco, c'è voglia di un reale cambiamento»
Cinquantatré anni, docente di Economia industriale, vicesindaco nella giunta di Sergio Giordani a Padova, Arturo Lorenzoni è il candidato in pectore del movimento Vcv, Il Veneto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Cinquantatré anni, docente di Economia industriale, vicesindaco nella giunta di Sergio Giordani a Padova, Arturo Lorenzoni è il candidato in pectore del movimento Vcv, Il Veneto che Vogliamo, per sfidare Luca Zaia.

Professor Lorenzoni, cosa state mettendo in campo?
«Un progetto di governo alternativo a quello stanco di Zaia che non ha nessuna capacità propositiva».
Primarie per la scelta del candidato governatore: se il Pd le volesse lei parteciperebbe?
«In astratto è difficile dirlo, rischiano di essere divisive. L'elemento forte è la condivisione dei temi».
Il Pd dice che la decisione dei calendiani di Azione di tirarsi fuori dalla coalizione è tattica. Condivide?
«Mi auguro che sia tattica perché noi abbiamo un progetto davvero bello».
Lei chi vorrebbe come candidato governatore?
«Il nome è relativo, quello che io voglio è una idea solida, in Veneto c'è energia per un reale cambiamento».
La partita con Zaia è persa in partenza?
«No, è una partita contendibile. Dobbiamo riavvicinare quella parte di società civile che non ha appartenenza politica e che non si riconosce nella Lega».
Zaia non è Salvini.
«Però è Lega. E la partita è apertissima».
Al.Va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino