Zaia applaude: «Adesso i giudici non siano indulgenti»

Zaia applaude: «Adesso i giudici non siano indulgenti»
REAZIONITREVISO Anche dalla Regione arrivano i complimenti per l'operazione condotta dai carabinieri di Conegliano. Il governatore Luca Zaia sottolinea il grande lavoro d'indagine...

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REAZIONI
TREVISO Anche dalla Regione arrivano i complimenti per l'operazione condotta dai carabinieri di Conegliano. Il governatore Luca Zaia sottolinea il grande lavoro d'indagine portato a termine e il risultato ottenuto: lo smantellamento di una capillare rete di spaccio diffusa nelle province di Treviso, Belluno e Pordenone. Zaia però pone anche una questione, non di poco conto: le pene per i tre spacciatori finiti in manette, dovranno essere severe.

LA SPERANZA
«Mi auguro che ora gli ordini di custodia cautelare emessi dalla Procura di Treviso non siano vanificati da esiti processuali indulgenti sottolinea Zaia perché non va lasciato spazio alcuno a quelli che considero seminatori di morte: i nostri giovani, le nostre famiglie, tutte le persone per bene non devono finire preda del più losco e squallido dei traffici, che fonda il proprio impero economico sull'asservimento chimico delle vite umane».
L'OPERAZIONE
Il presidente d Zaia manifesta, insomma, pubblicamente il proprio sostegno e apprezzamento per l'operazione dei carabinieri. Evidenzia come, al termine di un'indagine complessa durata un anno, sia stato stroncato un rilevante traffico e spaccio di droga che aveva come epicentro Conegliano ma con conseguenze in un po' tutta la Marca, il bellunese e il pordenonese. Una rete che riforniva clienti disposti anche a spendere cifre rilevati. Il governatore oltre a rimarcare con favore l'arresto di tre persone, tutte di nazionalità nigeriana, non ha dimenticato la segnalazione di 130 consumatori. «Ancora una volta - ha ribadito Zaia - complimenti agli uomini dell'Arma che con un paziente lavoro d'indagine e di appostamenti hanno inferto un colpo letale alla rete dello spaccio tra Conegliano e Belluno e Pordenone, arrestando tre spacciatori, di cui due immigrati irregolari».
L'OBIETTIVO

Il governatore tiene in grande considerazione la lotta allo spaccio di droga, fronte che impegna sempre di più le forze dell'ordine. In questo caso a essere smantellata è stata la rete della cocaina, droga particolarmente richiesta sul mercato e garanzia di alti ricavi. La pressione delle forze dell'ordine, oltre che sugli spacciatori, è anche sui clienti, che rischiano la segnalazione alla Prefettura con conseguenze inevitabili nella concessione di documenti e permessi.
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Il Gazzettino