«È come se un sindaco decidesse di togliere un semaforo perché in due passano con il rosso. Anziché multare chi non ha rispettato il codice della strada. E per giunta senza...
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Ma nel mirino sono finite la presidente Debora Serracchiani e l'assessore Loredana Panariti. Colpevoli, secondo le categorie economiche, di avere trovato un rimedio regionale all'abolizione dei voucher. «Il fatto di incentivare con mille euro - ha sbottato Marchiori, che non ha esitato a definire il provvedimento regionale una boiata - quelle imprese che assumono, a tempo determinato, chi ha già svolto oltre mille ore con i voucher non può funzionare. Auspico che quei 500 mila euro stanziati vengano bloccati poiché, paradossalmente, andrebbero a chi aveva già deciso di assumere a prescindere dallo stop ai buoni lavoro». Inoltre, sempre Marchiori ha sottolineato: «Solo 15 giorni fa avevamo avuto garanzie dal presidente della commissione della Camera e dal deputato Giorgio Zanin. Ma evidentemente nel Pd ci sono posizioni diverse anche su questo».
«Per la prima volta - ha aggiunto Agrusti - siamo di fronte a un successo preventivo di un referendum, cioé a una vittoria senza giocare la partita. Siamo fermamente contrari a questa soluzione: mentre una parte sociale, la Cgil, aveva legittimamente raccolto le firme per portare la questione al voto, il governo ha preferito togliere l'argomento dal tavolo per paura di un 4 dicembre bis». «Siamo fortemente preoccupati - sostiene Silvano Pascolo (Artigiani) - per quello che succederà anche a molti giovani che ora non avranno più l'opportunità di svolgere tutta una serie di lavori. Si ricaccerà nel nero una miriade di situazione che erano emerse e si erano regolarizzate». Anche per Antonio Bertolla, direttore di Coldiretti, «oltre a essere stato un errore il governo ha mostrato una enorme debolezza nel togliere i voucher. In agricoltura c'erano limiti precisi di utilizzo e l'uso è stato costante nel tempo e non certo a discapito di altre tipologie contrattuali. Bastava forse attuare i controlli e sanzionare chi li utilizzava in modo scorretto». Anche nel nostro settore - sottolinea Gigi Piccoli, presidente di Confcooperative - era usato come strumento flessibile e utile in certi frangenti. Non è affatto vero che chi difende i voucher è contro la dignità del lavoro». In regione l'utilizzo dei ticket è dello 0,6% delle ore lavorate (il doppio rispetto alla media nazionale). Ma resta pur sempre una minimissima parte rispetto a tute le altre forme di lavoro», hanno concluso le categorie.
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Il Gazzettino