ROMA - La prudenza e d'obbligo e non soltanto perché non si può cantar vittoria prima di un risultato, ma soprattutto perché il canale, che l'intelligence e gli investigatori...
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Sono i servizi segreti siriani, in contatto con i nostri 007, a trattare. Le due ragazze, rapite nei pressi di Aleppo, sarebbero in mano a un gruppo di balordi. Tra le ipotesi circolate, c'è quella dell'Isis, esclusa dalla Farnesina ma non dagli 007, e quella del Syrian army, il gruppo di militari che ha disertato e dal 2011 combatte Assad. Le italiane sarebbero rimaste nei a nord, ma nella polveriera di Aleppo, che rischia di essere presa dai ribelli, come è successo per Mosul, di gruppi armati che ce ne sono a decine. Anche balordi, disposti a cedere le ragazze per soldi oppure a passarle di mano sotto la minaccia di altre fazioni più forti. Le trattative per la liberazione sono aperte, i servizi siriani avrebbero un contatto ma sono ore difficili e decisive e il destino di Vanessa e Greta è appeso a un filo sottile che anche una banale indiscrezione potrebbe recidere. «Siamo in uno scenario assolutamente fluido - conferma lo 007 - e non possiamo escludere il rischio che la situazione possa precipitare». Al di là delle normali preoccupazioni, un contatto con chi ha ben chiara la situazione sarebbe stato stabilito e una trattativa sarebbe già in corso.
«Il fatto che non siano in mano all'Isis per noi non è una smentita, perché mai avevamo avuto conferme ufficiali che lo fossero: dalla Farnesina l'unica cosa che continuano a ripeterci è che dobbiamo avere tanta pazienza». Così Salvatore Marzullo, padre di Vanessa, replica alle ultime notizie relative alla scomparsa. «Finora quelle che girano sono solo notizie di stampa - ha aggiunto - di ufficiale e sicuro a noi non è stato comunicato nulla».
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Il Gazzettino