Sono stati circa sessanta i partecipanti alla prima lezione del corso gratuito per la preparazione al volontariato ospedaliero, promosso in 9 incontri di formazione dalla...
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La sala era gremita per la maggior parte da giovani degli istituti superiori della città, entusiasti e disposti a mettere a disposizione parte del loro tempo al servizio dei più deboli e bisognosi.
Subito una battuta per rompere il ghiaccio: «Venite a lavorare per il Signore; la paga e poca ma la liquidazione è dell'altro mondo!».
«Si è volontari per voi stessi - ha poi esordito il presidente Giuseppe Mazzariol - dovete sentire prima di tutto nel vostro cuore la voglia di mettervi a disposizione degli altri, senza alcuna discriminazione. Per gli anziani ricoverati la solitudine diventa un'ulteriore malattia, alla quale il volontario può dare sollievo, producendo un amore autentico, che conosce le necessità individuali e quelle complessive dei nostri giorni».
È seguita la relazione di Damiano Bartolini, coordinatore delle Misericordie della Romagna. «Dovete agire con passione - ha ammonito - non con compassione. I due termini si assomigliano ma hanno significati e comportano connotazioni completamente differenti».
Damiano ha quindi illustrato le sue esperienze sul campo del volontariato, sia nelle Missioni all'estero che negli interventi di protezione civile, altra sezione delle Misericordie.
«È proprio quando si spengono i riflettori delle telecamere che inizia l'opera dei volontari - ha concluso - tesi ad operare perché quanti abitano nei territori colpiti da eventi naturali tornino alla vita quotidiana. Nella mia esperienza ho visto che solo il 20 per cento dei contributi offerti alle associazioni internazionali vengono realmente utilizzati; il resto serve come gestione dei loro apparati».
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Il Gazzettino