Virus del Nilo diagnosticato a un 38enne

Virus del Nilo diagnosticato a un 38enne
VILLANOVA DEL GHEBBO La settimana scorsa, il bollettino dell'Ulss aveva sostanzialmente attestato un niente di nuovo sul fronte virus del Nilo, con il numero di casi stabilizzato...

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VILLANOVA DEL GHEBBO
La settimana scorsa, il bollettino dell'Ulss aveva sostanzialmente attestato un niente di nuovo sul fronte virus del Nilo, con il numero di casi stabilizzato a quota 42 e i pazienti ancora ricoverati, tutti stabili o in miglioramento. La nota aveva fatto sperare che si fosse ormai esaurita l'onda lunga della diffusione del virus, che quest'estate ha picchiato duro, con circa 400 casi in tutta la fascia padana e prealpina del Nord Italia e con più di due decine di morti, fra i quali anche tre in Polesine, tutte donne: una 58enne di Trecenta, una 91enne di Adria ed un'84enne di Rovigo. Ma non è così e, anzi, proprio ieri è arrivata la conferma di un ulteriore caso riscontrato in Polesine, il 43esimo.

NUOVO CASO
Si tratta di un soggetto molto giovane rispetto alle medie dei pazienti che hanno manifestato la sintomatologia tipica del West Nile se non addirittura la forma più grave, quella neuroinvasiva, che colpisce con diverse tipologie di encefaliti in particolare i soggetti più anziani e con basse difese immunitarie. In questo caso si tratta di una forma diagnosticata a livello ambulatoriale e che non ha reso necessario il ricovero del paziente, un 38enne di Villanova del Ghebbo. Il paese rientra già nel piano regionale di disinfestazioni straordinarie deciso dalla Regione, seppur con qualche ritardo visto che il picco di contagio è in estate e ormai l'autunno è alle porte, anche considerando che a trasmettere il virus agli uomini - e anche ad altri animali, specie asini e cavalli, proprio per questo ricompresi nel piano di sorveglianza epidemiologica -, sono esclusivamente le punture di zanzare già infette.
IL CONTAGIO

La bassa viremia del West Nile, infatti, non rende possibile il contagio da uomo a uomo, nemmeno tramite puntura di zanzara che abbia precedentemente punto una persona infetta. Le zanzare contraggono il virus, secondo quanto viene riportato dagli studi in materia, unicamente dagli uccelli, che sono i serbatoi del West Nile. Riguardo il 38enne di Villanova del Ghebbo, la sua positività al virus è stata accertata attraverso una consulenza infettivologica da parte dell'Ospedale di Rovigo lo scorso 1 settembre. Dei 43 casi registrati in Polesine, come viene rimarcato nel bollettino settimanale dell'Ulls, solo cinque sono ancora ricoverati: le condizioni di tre di loro, il 70enne di Gaiba, l'85enne di Bergantino e l'85enne di Fratta, sono definite stazionarie, mentre quelle del 72enne di Fiesso sono ribadite in miglioramento così come per l'85enne di Lendinara.
Francesco Campi
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Il Gazzettino